Giovanni Falconieri
da Torino
Sospensione fino alla conclusione dellanno scolastico, esclusione dallo scrutinio finale e inserimento in un «percorso educativo di recupero» da svolgere in unistituzione con fini sociali. Sono le decisioni prese ieri pomeriggio dalla giunta esecutiva del consiglio di istituto dellAlbe Steiner di Torino nei confronti dei quattro studenti autori del video choc con le violenze nei confronti di un loro compagno di classe disabile. Ma i quattro allievi dello Steiner non saranno gli unici a pagare, lufficio di presidenza dellistituto ha infatti deciso di promuovere unazione disciplinare anche nei confronti dellinsegnante che al momento del pestaggio aveva momentaneamente abbandonato laula: laccusa potrebbe essere quella di omessa vigilanza o quella ancor più grave di connivenza e omessa denuncia.
Non è servito a nulla il pentimento in extremis degli autori del video-scandalo, non sono servite le scuse rivolte al compagno disabile e alla sua famiglia. «Non era nata come una cattiveria - ha spiegato ieri pomeriggio in Procura uno degli indagati, interrogato per la prima volta dal procuratore Ennio Tomaselli insieme con i suoi tre compagni di classe -, solo adesso mi rendo conto della gravità del fatto. Allepoca non avevo capito, ora sono profondamente addolorato per quanto è successo. Chiedo scusa a tutti». Sulla stessa lunghezza donda si muovono anche le dichiarazioni degli altri indagati. Lunica ragazza del gruppo ha già fatto sapere che svolgerà un periodo di volontariato allinterno di una struttura che si occupa proprio di assistenza ai disabili. «Adesso ho capito di aver sbagliato ha spiegato -, il volontariato mi aiuterà a rielaborare quanto accaduto e a ricominciare a vivere senza provare più vergogna». Non sembra invece avere avuto precise responsabilità nella vicenda linsegnante di sostegno cui era stato affidato il compito di controllare lo studente autistico, dal momento che il contratto con listituto prevede la sua presenza in aula solo per 9 ore alla settimana. E quella mattina lei non cera.
Nel frattempo va avanti linchiesta avviata dalla procura dei minori di Torino per accertare i ruoli e le responsabilità di ciascuno dei quattro ragazzi coinvolti nella vicenda. Tutti e quattro sono stati ascoltati ieri pomeriggio nella palazzina che ospita la procura presso il tribunale per i minorenni. Nel registro degli indagati compaiono al momento solo i loro nomi: il primo studente avrebbe percosso il compagno autistico dopo averlo costretto allangolo; il secondo avrebbe tracciato sulla lavagna il simbolo nazista, il terzo avrebbe ripreso la scena con la telecamera, mentre la ragazza avrebbe assistito senza intervenire e poi avrebbe scaricato il filmato in Internet senza avvertire gli amici. Tutti e quattro sarebbero stati quindi riconosciuti da alcuni professori dellistituto e poi denunciati.
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