da Roma
Nei prossimi giorni il nuovo governatore di Bankitalia Mario Draghi varcherà la soglia di Palazzo Koch. Non sarà linsediamento ufficiale, previsto per linizio della settimana successiva, ma servirà allex vicepresidente di Goldman Sachs per definire alcuni aspetti logistici, come la scelta del suo ufficio. Su tutti, il passaggio di consegne con il direttore generale di Bankitalia, Vincenzo Desario. Lultima decisione del reggente di via Nazionale, con ogni probabilità, sarà quella di mettere la parola fine allOpa di Unipol su Bnl. Poi la gestione del «no» a Unipol sarà tutta a carico di Draghi.
Il provvedimento della Banca dItalia aprirà infatti scenari complessi sul fronte del risiko bancario, sia per il futuro di Bnl che per quello di Unipol. Scenari che Draghi sarà chiamato a gestire in prima persona. Il maggior carico di lavoro sarà però tutto interno alle stanze di Palazzo Koch. La natura del suo mandato a termine e i vincoli imposti al suo operato dopo lapprovazione della legge sul risparmio si ripercuotono direttamente sulla gestione del potere allinterno della Banca centrale.
Bisognerà ricucire il rapporto con la componente sindacale, seriamente indebolita dalle polemiche delle scorse settimane. Nei corridoi di via Nazionale cè molta fiducia che Draghi sarà in grado di restituire lantico prestigio alla Vigilanza e al Servizio studi, storici fiori allocchiello di Bankitalia. Il nuovo governatore guarda anche ai risparmiatori, traditi dagli scandali Cirio e Parmalat. Draghi sa che servirà un segnale di trasparenza per riconquistarli, dopo il coinvolgimento di alcuni funzionari nelle inchieste sulle scalate bancarie.
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