nostro inviato a Magny Cours
Per mezzora il paddock di Magny Cours ha pensato di rivivere, certamente a tinte meno forti ma ugualmente tragiche, Imola '94, l'incidente in partenza, la ruota tra il pubblico, il meccanico investito ai box e il terribile botto di Ayrton Senna alla curva del Tamburello. Per fortuna è stata solo una sensazione, ma lo spettacolo andato in scena ha fatto temere il peggio. Tutto è accaduto nel primo giro della Gp2, la serie cadetta della F1, la serie in cui corre Bruno Senna e che Lewis Hamilton ha dominato lo scorso anno. Al semaforo verde il primo botto, assurdo e comico al contempo, visto che le due macchine coinvolte partivano dalla prima fila ed erano quelle di Zuber e Glock, addirittura due compagni di squadra. Le due monoposto si sono puntate come tori impazziti fino a cozzare e rimbalzare sulla corsia dei box. Ma tant'è, la corsa può proseguire. Ancora qualche sgasata e si arriva alla curva Adelaide dove il povero venezuelano Ernesto Viso si trova davanti tale Ammermuller, vistosamente più lento. È il botto, è la catapulta: Viso vola sopra il muretto interno della pista, ci rimbalza contro, si capovolge, sfiora la testa di un commissario e si schianta. È il panico. A terra resta il commissario sconvolto e miracolato, più avanti, prigioniero nell'abitacolo, ecco il pilota. Intanto le auto fanno trenino dietro la safety car, alcune rientrano, quella del giapponese Hirate investe un meccanico del proprio box.
Corsa sospesa. Briatore, che della serie è uno dei patrocinatori, parla preoccupato con gli addetti dell'organizzazione; facce tese e confuse.
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