A tradire (naturalmente senza volerlo) lintera banda è stata lei. Quella donna nordafricana, con il volto coperto dal velo islamico, che faceva la spola da una cantina a un appartamento di via Bartolomeo Grazioli (quartiere Affori) era decisamente singolare. Per questo gli investigatori del commissariato Città Studi - che indagavano sullo smercio di droga a Porta Venezia e in piazza Aspromonte - si sono insospettiti e hanno iniziato a seguirla.
Anche i loro appostamenti e i controlli non sono stati esattamente allinsegna della «normalità»: niente divise, naturalmente, ma neanche o semplici abiti. Per non dare nellocchio, infatti, i poliziotti si sono travestiti a volte da postini e a volte da operai del gas. E così hanno potuto tranquillamente avvicinarsi alla cantina e scoprire che, in realtà, era un deposito di droga.
Dopo unindagine durata due mesi, in manette con laccusa di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio sono così finiti tre uomini, Abderrahim Ghabri, 34 anni, residente a Paderno Dugnano (Milano), Boubker El Mers, 30 anni, di Bollate, Zhairi Lahoussine, 35 anni. E, naturalmente, la donna «velata» che viveva con questultimo nellappartamento milanese, Laghlimia Nour, di 39 anni.
Nella cantina dello stabile è stato sequestrato mezzo chilogrammo di hashish, mentre nellabitazione dei pusher è stato trovato un podi fumo.
Nel corso delloperazione sono state arrestate per piccoli episodi di spaccio altre undici persone, tutte straniere.
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