Fuoristrada, decappottabili, berline e utilitarie. Un autosalone da sogno nella zona periferica della Tuscolana frequentato da tanti clienti. Troppi anche, visto che molti di questi invece delle automobili cercavano droga, di ogni qualità.
A scoprire la doppia attività del concessionario i carabinieri della Compagnia Casilina, che, insospettiti dal continuo viavai che iniziava alle prime ore del mattino per finire nel tardo pomeriggio, hanno cominciato a controllarlo. Gli appostamenti sono durati circa due settimane e hanno reso possibile ricostruire tutte le fasi dello spaccio di stupefacenti. I due «soci» avevano posto la base della loro illecita attività allinterno dei locali dove vendevano le auto nuove e usate. In particolare, i clienti entravano nellautosalone per acquistare la droga, chiedendo di salire a bordo di unautovettura in esposizione per poterla collaudare e a seconda della macchina da provare sceglievano lo stupefacente da comprare. Per cui, per una nuova Ford si voleva «in codice» dellhashish, per una Opel delleroina e per una Bmw o una Mercedes della cocaina. I militari dopo aver raccolto tutti gli elementi utili, hanno fatto irruzione allinterno dellesercizio e hanno rinvenuto, nascosta tra le carte di circolazione degli autoveicoli, circa mezzo chilo, tra hashish, eroina e cocaina già suddivisa in dosi e pronte per essere vendute ai frequentatori dellautosalone. Inutile la giustificazione dei due complici e soci dellesercizio, G.C. ed E.L., entrambi romani di 45 e 53 anni.
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