La duchessa Brignole Sale «compie» 200 anni

Anche l’assessore alla Cultura della provincia di Genova, Anna Dagnino, contribuirà, nelle sue vesti istituzionali e di studiosa, agli eventi celebrativi del bicentenario della nascita di Maria Brignole Sale De Ferrari, la Duchessa di Galliera, vissuta fra il 1811 e il 1888 e grande benefattrice della città di Genova, che le deve i lasciti e le donazioni di primarie istituzioni cittadine come l’Ospedale Galliera, i musei di Palazzo Rosso e Palazzo Bianco, l’ospizio San Raffaele di Coronata e la stessa villa di Voltri col suo grande parco, luogo dove la nobildonna visse parte della sua vita e dove volle essere sepolta. In particolare, oggi alle 17, nel salone del Palazzo Municipale di Voltri, Anna Dagnino terrà una conferenza sulla vita della mecenate genovese, che ripercorrerà la vicenda esistenziale della duchessa fra Genova e Parigi, altra città da lei molto amata e a cui lasciò ingenti donazioni.
Dall’8 dicembre al 12 febbraio, presso il Santuario di N.S. delle Grazie, sempre all’interno del parco della Villa Duchessa di Galliera a Voltri, sarà allestito e reso visibile al pubblico il presepe storico, le cui figure settecentesche sono state donate da Maria Brignole Sale e dal figlio Filippo De Ferrari, e che comprende anche un curioso corteo dei Magi tardo seicentesco, di manifattura napoletana, proveniente probabilmente dal presepe del Doge Gio Francesco II Brignole Sale e arrivate a Voltri nella seconda metà dell’800.
Il 27 dicembre alle 15 ci sarà una visita guidata al presepe. Infine, da segnalare dal 19 dicembre al 7 gennaio la mostra «Teli di Fiandra per la Duchessa: servizi da tavola, biancheria ed abiti dei Brignole Sale»: nel Teatro della Villa Duchessa di Galliera verranno esposte al pubblico le tovaglie e i servizi da tavola in tela di Fiandra appartenuti ai Brignole Sale, oggi custoditi e gentilmente concessi dall’Opera Pia Brignole Sale in Voltri.


La raffinatezza delle trame, lavorate con decorazioni floreali, egizie o semplici geometrie, è accostata alla documentazione relativa agli acquisti effettuati a Parigi e a Genova da Artemisia Negrone e da Maria Brignole Sale. Accanto, alcuni indumenti indossati dalla servitù e il ritorno di un curioso quanto eccentrico buffet già presente nel palazzo all’epoca dei Brignole Sale.

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