I militari italiani sono finiti ancora nel mirino dei talebani ieri. Due alpini italiani sono stati feriti in modo lieve ieri in Afghanistan. Un ordigno è esploso al passaggio del convoglio degli alpini della Task Force Center: tornavano alla base, dopo aver inaugurato un pozzo di acqua potabile nel distretto di Shindand. LIed, cioè lordigno esplosivo improvvisato, era stato piazzato nella Zeerko Valley, una zona molto pericolosa e teatro in passato di numerosi altri attacchi, anche nei confronti degli stessi militari italiani. Lattentato si è verificato alle 13 locali, le 9.30 in Italia nelle vicinanze del villaggio di Khuak, 27 chilometri a Sud di Shindand.
La bomba ha colpito uno dei dieci blindati Lince che costituivano il convoglio di veicoli sui quali gli alpini del 5° reggimento di Vipiteno stavano effettuando una ricognizione. Due militari sono stati feriti lievemente e sono stati trasferiti allospedale da campo Role2 di Herat, da dove hanno contattato personalmente le famiglie.
Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo aver ricevuto la notizia dellattacco, ha espresso la propria gratitudine ai due militari italiani feriti. Lepisodio - ha commentato il ministro a margine della presentazione delle celebrazioni milanesi per il Giorno dellUnità nazionale e delle Forze armate - dimostra come ogni giorno sia pericoloso lavorare per la nostra sicurezza, per la pace e contro il terrorismo». La Russa ha ricordato che i due militari italiani sono stati colpiti mentre «stavano facendo il loro dovere, per fortuna lesplosivo nellordigno improvvisato non era eccessivo e quindi non ci sono stati danni gravi». «Plauso e gratitudine ai feriti».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.