Nessuna pietà per una signora di ottant'anni e una di sessantotto, che stavano andando in pellegrinaggio alla Madonna di Medjugorje. Neanche un miracolo le avrebbe salvate dall'incredibile decisione del conducente del pullman, un po' «mariuolo» a dire il vero. I pellegrini milanesi che venerdì scorso, con un viaggio organizzato a Varese, stavano percorrendo l'autostrada A4, hanno fatto sosta nell'area Tesina nel vicentino.
Verso le 23.30 il conducente del convoglio proteso verso la santa meta ha chiesto ai suoi ospiti di esibire i documenti. La signora P.C. di 68 anni mostra una carta d'identità regolare con il timbro del comune di residenza, ma l'uomo al volante fa notare che con quella carta la donna non sarebbe mai arrivata a Medjugorje perché bloccata alla frontiera. «Se finiscono anche le vie del Signore siamo a posto» avrebbe fatto capire l'anziana devota con tono di voce alquanto superiore all'orazione. I due sono arrivati a una discussione molto più che canonica. La donna esponeva la sua perpetua ragione, ma l'uomo non voleva sentire santi. Ha chiesto alla signora di scendere, lasciandola nella notte in mezzo all'area di servizio. Il gesto è apparso così crudele a una viaggiatrice di 80 anni che si è offerta di scendere per non lasciare la compagna pellegrina da sola, lontana da casa in un'ora non proprio mariana, in attesa di un aiuto dei carabinieri di Padova, allertati. L'autista avrebbe fatto notare alle anziane che non avrebbero ottenuto il rimborso del viaggio.
Parrebbe peregrino se affermassimo che non c'è più religione? Meglio dire: il diavolo insegna a fare le pentole, ma non i coperchi, visto che la notizia, destinata a restare nei toni del confessionale, in realtà è dilagata, e ora staremo a vedere come se la caverà un uomo che ha lasciato a piedi due vecchiette per Medjugorje.
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