Due bimbi affogano, nessuno se ne accorge

L’assessore Dioli difende i soccorsi: «Intervento rapido, purtroppo era già troppo tardi»

Hamed è inquadrato da una telecamera. Galleggia sull’acqua dell’Idroscalo. L’orologio segna le 17.33. I genitori l’hanno cercato per un’ora e più, ovunque. Caccia disperata, con le lacrime trattenute a fatica. Ma c’è un altro bambino che manca all’appello. È il cuginetto del primo, quasi nove mesi di differenza tra l’uno e l’altro: cinque e sei anni. I sommozzatori dei vigili urbani ritrovano Omar quasi tre ore dopo, anche lui morto annegato nel lago artificiale di Milano, alla riviera dell’est.
Tragedia che colpisce due famiglie egiziane in un pomeriggio pre-estivo su quella che è la spiaggia dei milanesi. Tragica fatalità a metà pomeriggio di un picnic nel parco dell’Idroscalo, ieri, superaffollato. I familiari raccontano che i due cuginetti si sono allontati e che non sapevano nuotare, «li ho visti andare di là» dice uno di famiglia. «Di là» verso l’interno dell’Idroscalo, lontano dall’acqua.
Trenta minuti, quaranta minuti e i genitori, egiziani con la cittadinanza italiana in tasca, si preoccupano: li cercano. Altri trenta, quaranta minuti con il nodo alla gola, ma senza trovarli. L’sos parte da una delle decine di colonnine «pronto soccorso» di cui è disseminato l’Idroscalo, sono le 17.07. Pronta la reazione della polizia provinciale, che nell’area dispone di un presidio fisso. Entrano in azione gli uomini e le telecamere. Inutile chiedere ai bagnini, non li hanno visti entrare in acqua. Un occhio elettronico inquadra un corpo che galleggia sull’acqua: è quello di Hamed, che viene subito recuperato e trasportato presso il pontile adiacente al pronto soccorso. Il medico di turno constata il decesso. Ma di Omar non c’è traccia.
«Le ricerche continuano anche nei boschi dell’Idroscalo» racconta il generale Nazareno Giovannelli, comandante del corpo della polizia provinciale: «Tutti gli uomini si sono sparpagliati per ritrovare Omar. Anche molti cittadini che erano all’Idroscalo hanno dato un contributo». Monta l’attesa nei genitori, lo strazio diventa inconsolabile. Intervengono i sommozzatori dei vigili urbani, che scandagliano quello specchio d’acqua dove è stato rinvenuto Hamed. Alle 20.16 un segnale: anche Omar è stato trovato, anche lui morto annegato. E anche lui, come il cugino, vestito. La dinamica dell’incidente è tutta da ricostruire ma, rileva la polizia provinciale, proprio il fatto che i due bambini siano stati ritrovati vestiti dimostra che non avevano affatto intenzione di fare il bagno ma che probabilmente sono scivolati.
Ricostruzione che il pm di turno, Lucilla Tontodonati, verificherà con relazione alla mano decidendo quindi se aprire o meno un fascicolo.

E mentre l’assessore Irma Dioli «trasmette le più vive condoglianze ai genitori dei bambini tragicamente periti in questo incidente», c’è chi ricorda che, all’Idroscalo, l’ultimo annegato risale al 2003: era un rumeno che voleva passare un pomeriggio in compagnia di amici. Finito in tragedia, allora come ieri.

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