Due borse di studio per futuri manager

Redditività, sostenibilità e comfort. Si tratta, senza dubbio, di tre caratteristiche che qualsiasi azienda o professionista tiene nel dovuto conto al momento di scegliere un veicolo commerciale. E che oggi trovano la più compiuta espressione nel nuovo Vito di Mercedes-Benz, che si presenta al mercato delle flotte e delle partite Iva profondamente aggiornato nel design degli esterni, nell’ergonomia ed esclusività della cabina di guida e, soprattutto, nella gamma dei motori, concepita per ridurre fino al 15% il livello di consumi ed emissioni. Sono propulsori tutti Euro 5, le cui eccellenti doti di ecocompatibilità migliorano ulteriormente equipaggiando il nuovo Vito con la tecnologia BlueEfficiency, disponibile (caso unico nel comparto dei veicoli commerciali) a richiesta sulle versioni Furgone e Mixto, di serie su Kombi Crew e Shuttle. Identificato da una speciale targhetta sotto il montante anteriore, il pacchetto BlueEfficiency comprende soluzioni come la funzione start/stop, pneumatici con bassa resistenza al rotolamento, pompa del servosterzo Eco, indicatore della marcia consigliata, indicatore del livello della batteria e pompa dell’alimentazione regolata. Risultato: i consumi del nuovo Vito, già contenuti, scendono, a seconda del modello e della motorizzazione, di altri 0,2-0,3 litri ogni 100 chilometri, pari a 6,75 grammi di CO2 in meno al chilometro.
Protagonista del portafoglio motori è il quattro cilindri Cdi, che grazie ai controalberi di equilibratura può vantare oggi una maggiore silenziosità di marcia ed è disponibile in tre livelli di potenza: 70 kW (95 cv) su Vito 110 Cdi, 100 kW (136 cv) su Vito 113 Cdi e 120 kW (163 cv) su Vito 116 Cdi.
Tutti sono dotati di catalizzatore ossidante, filtro antiparticolato e sistema di ricircolo dei gas di scarico raffreddato, mentre il nuovo cambio manuale a sei marce Eco Gear ha una spaziatura ottimizzata dei rapporti, che si traduce in prestazioni di alto livello e valori contenuti di consumi ed emissioni. Proprio in fatto di prestazioni, ancora meglio dei quattro cilindri diesel fa il V6 del Vito 122 Cdi, che con i suoi 165 kW (224 cv) risulta più grintoso, parco ed ecocompatibile. E per completare l’offerta dei propulsori, c’è anche un V6 a benzina da 190 kW (258 cv), che equipaggia il Vito 126. Nel lavoro di aggiornamento del Vito, però, ingegneri e designer della casa automobilistica di Stoccarda non si sono limitati a quello che si nasconde sotto il cofano.
Il frontale, per esempio, è stato sottoposto a un sostanzioso restyling, con l'obiettivo di coniugare lo stile delle più recenti automobili Mercedes con la robustezza tipica di un veicolo commerciale. La griglia del radiatore è ora incorniciata da nuovi fari, nell’alloggiamento dei quali sono integrate le luci diurne di serie e i fendinebbia. E, a richiesta, sono disponibili gruppi ottici composti da fari diurni a led, fari bixeno con funzione di assistenza alla svolta e fari attivi statici, oltre a un funzionale impianto tergilavafari.
Numerose anche le novità che riguardano gli interni, finalizzate a rendere la permanenza a bordo sempre più funzionale e confortevole. A cominciare dalla temperatura dell’abitacolo, elemento tutt’altro che trascurabile per chi deve trascorrere molte ore alla guida. Ecco perché l’intera gamma, a eccezione delle versioni Furgone e Mixto con motorizzazione da 70 kw e delle Kombi Crew, è stata arricchita con il climatizzatore anteriore Tempmatic di serie. Tra le altre dotazioni disponibili a richiesta ci sono poi un volante multifunzione a quattro razze con nuovi tasti di comando e modanature cromate opache e una nuova generazione di autoradio.

Per i passeggeri posteriori di Vito Kombi Crew e Shuttle, che godono tra l’altro di un’illuminazione rinnovata e di allestimenti cromatici inediti, è anche possibile installare il Rear seat entertainment, fonte di intrattenimento e informazione.

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