Seul - Sono stati riaperti i collegamenti ferroviari tra le due Coree interrotti da oltre mezzo secolo. Lo storico avvenimento, che corona la "politica del sorriso" avviata dal Sud verso il Nord dalla fine degli anni Novanta, è stato trasmesso in diretta dalla tv a Seul. I due collegamenti attraversano la fascia smilitarizzata che divide i due stati dalla guerra di Corea, conclusasi nel 1953 con un armistizio ancora in attesa di un trattato di pace.
La riapertura delle due linee era stata prospettata per la prima volta durante il vertice intercoreano svoltosi a Pyongyang nel giugno 2000, nella prospettiva di una visita di restituzione a Seul del leader nordcoreano Kim Jongil, notoriamente riluttante a viaggiare con mezzi diversi dal treno. Progettato in un primo tempo per la scorsa estate, ma sospeso a causa della crisi missilistico-nucleare di Pyongyang, il riallaccio dei collegamenti ferroviari fa seguito a un esperimento compiuto positivamente il 5 maggio. La riapertura ufficiale è avvenuta con il transito di due convogli di cinque carrozze: uno del Sud con 100 passeggeri e uno del Nord con 50. Il primo ha percorso 25 chilometri attraverso il lato occidentale della frontiera, fra le stazioni di Musan e Kaesong, il secondo 23 chilometri sul lato orientale, fra le stazioni di Kumgangsan e Jejin.
A Munsan si è svolta una cerimonia presieduta dal ministro sudcoreano dell'Unificazione Lee Jaejoung e dall'omologo nordcoreano Kwon Houng. La frontiera lungo la fascia smilitarizzata del 38° parallelo, ultima eredità della "guerra fredda", era stata aperta per la prima volta a collegamenti stradali nel 2005.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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