Due donne assistono allo stupro di gruppo

Ha denunciato ai medici della clinica Mangiagalli di essere stata violentata da un uomo per almeno sei ore davanti agli occhi di altri due giovani e due donne, tutti albanesi, che l’avevano sequestrata a Voghera e portata in un appartamento di viale Monte Nero. L’episodio sarebbe avvenuto nella notte tra il 20 e 21 novembre. La vittima, una prostituta rumena, ha raccontato agli inquirenti di aver conosciuto gli albanesi alla discoteca «Divina», a Voghera. Con una scusa i cinque, tra i quali una minorenne, l'avrebbero attirata fuori dal locale, per poi costringerla a salire in auto.
Poi il viaggio fino all’appartamento milanese, dove la donna sarebbe stata violentata circa sei volte da un solo uomo fino a quando si sarebbe sentita male e un altro albanese l'avrebbe portata in ospedale. Qui, la prostituta ha denunciato di essere stata sequestrata e violentata e l'albanese è stato subito fermato con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona.
In seguito gli investigatori hanno organizzato un appostamento e l’altro giorno hanno fermato gli altri presunti complici, eccetto una delle due donne. E ieri, davanti al gip Anna Cattaneo, si è tenuta l'udienza di convalida a carico dei due uomini.

L’albanese che avrebbe materialmente violentato la prostituta ha negato ogni addebito, l'amico si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip, convalidando il fermo, ha mandato in carcere gli gli indagati, difesi dall’avvocato Luca Sani. La posizione della minore sarà invece valutata dal tribunale competente.

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