«Due nella sfida», un reality sulle strade di Milano

«Due nella sfida», un reality sulle strade di Milano

Visto che i reality-show vanno tanto di moda la maratona di Milano si adegua e ne manda in onda uno tutto suo seguendo con le telecamere le gesta di due atleti durante tutti i 42 chilometri della corsa. Renzo e Silvia saranno gli «attori» di un progetto che si chiama «due nella sfida». Si tratta di una «chance» offerta a due persone assolutamente normali che alla maratona hanno chiesto di modificare il proprio stile di vita. Nel caso di Renzo l’obbiettivo è «svoltare» cioè dimagrire, far vita più sana e provare a cimentarsi (terminandola) una maratona. Nel caso di Silvia invece si tratta di migliorare la propria performance atletica. I due sono stati selezionati nel lotto dei 100 partecipanti ai «running days», gli stage di preparazione alla maratona, che si svolgono presso l’Harbour Club di Milano. Sottoposti a un test preliminare (valutazione ponderale, plicometria, test da sforzo incrementale per valutazioni della soglia, prelievo ematico del lattato) prima di aderire alle proposte formulate dai tecnici del Marathon Center di Brescia, che hanno predisposto per loro, accuratamente su misura, tabelle alimentari e di allenamento nonché suggerimenti per un più corretto stile di vita.
Renzo e Silvia in comune hanno il fatto di essere due persone assolutamente normali, ma sono ben diversi per tipologia: l’uomo si era presentato ai medici sopra peso e assolutamente digiuno di corsa; la donna – normotipo, brevilinea – ben decisa a migliorare il proprio tempo dopo aver già fatto esperienza in alcune maratone. Renzo, odontotecnico, classe 1966, ha stabilito – in prossimità dei 40 anni – di dare una svolta alla sua vita, ha smesso di fumare e si è imposto di ritornare in forma. Negli ultimi sei mesi ha iniziato a mangiare di meno e a correre, sia pure senza indicazioni. Da due mesi, dall’inizio dei Running Days, la sua vita è parzialmente cambiata e con molta soddisfazione. Silvia, ricercatrice, classe 1969, si è posta il traguardo di scendere sotto le 3 ore e 30’, tempo che ora sembra essere alla sua portata. Il loro esempio convincerà molti, il prossimo anno, a frequentare la corsa – e ragionare, gradatamente, di maratona – come un obiettivo alla portata di parecchia gente.

Maratoneti, com’è noto, si diventa. Renzo e Silvia saranno seguiti per tutta la gara dalle telecamere che racconteranno la loro avventura. E come diceva Chiambretti qualche anno fa a Sanremo: «Comunque vada sarà un successo».

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