Due Province alla guerra delle Provinciali

«Non chiudete quella strada». In caso contrario a riaprirla ci penserà il presidente della Provincia in persona. È questo il monito lanciato da Angelo Vaccarezza, a capo della giunta provinciale di Savona, che con l'arrivo della stagione autunnale mette le mani avanti e, con una lettera indirizzata ai Prefetti di Genova e Savona e al collega presidente della provincia limitrofa, Alessandro Repetto, chiede formalmente collaborazione sulla manutenzione delle strade provinciali di confine. Di più. Denuncia una situazione ai limiti della sopportazione. Quasi un boicottaggio stradale: «È successo più volte nel territorio del Comune di Urbe che la provinciale di Savona venisse chiusa, a nostra insaputa, proprio al confine con l'inizio del territorio genovese. Combinazione, succede sempre durante l'inverno, specie quando è difficile pulire le strade da neve e ghiaccio». Per non dire troppo costoso.
Così se una Provincia fa manutenzione non è detto che lo faccia anche quella confinante. Proprio in zona, infatti, una sbarra separa le due provinciali. Ed ecco che, proprio quando le condizioni meteo si fanno avverse, compare lui: il tecnico stradale che cala la sbarra dal lato genovese del tracciato rendendo di fatto il percorso impercorribile. «Basterebbe solo pulire e garantire percorribilità - continua Vaccarezza - gli abitanti delle nostre valli si trovano la strada chiusa e devono percorrere diversi chilometri su percorsi alternativi e di montagna. 20-25 minuti in più al volante per raggiungere la costa e le autostrade. Troppi, specie in caso di trasporto d'urgenza. Pensate cosa succederebbe se un'ambulanza diretta all'ospedale di Voltri dovesse trovare la sbarra chiusa».
Schermaglie tra vicini? Forse. Soprattutto, a tenere banco nel savonese, è un problema di gestione della viabilità sulle provinciali, specie quelle che si arrampicano su per l'Appennino ligure e che, spesso, nelle stagioni fredde, restano bloccate per via del ghiaccio e della neve. «Per noi la sicurezza viene prima di tutto, abbiamo speso molto per via delle emergenze maltempo - afferma il presidente della Provincia di Savona - Abbiamo ereditato una situazione viaria tragica. Ora siamo riusciti a sistemare qualcosa ma serve tempo e servono fondi: c'è ancora molto da fare e da parte della Provincia l'impegno è totale per portare a termine i lavori della rete stradale di nostra competenza».

Ma serve anche coordinazione con le Province vicine. «Se dovesse ricapitare un blocco simile - conclude Vaccarezza, sorridendo ma non troppo - andrò io di persona, flessibile alla mano, a riaprire la strada». Le Province confinanti sono avvisate.

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