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Due punti in meno, un cuore in più

Proviamo a tornare a tre settimane fa. Ci avessero chiesto come volevamo fare 5 punti in tre partite avremmo scelto questa soluzione, con la vittoria nel derby. Quindi grazie, grazie e ancora grazie Genoa. Soprattutto visto come era nata questa partita con l'Atalanta, con la palla che non ne voleva sapere di entrare, con il solito, immancabile gol regolare annullato a Milito per fuorigioco inesistente, con un palo, con il vantaggio dell'Atalanta sull'unica azione, anzi sull'unico rimpallo vinto nella nostra metà campo. Un punto che ce lo teniamo, stretto stretto. Intanto gli auguri di Natale ce li eravamo già fatti. E semmai vorrà dire che ce li rifaremo meglio domenica prossima.
Anzi, dopo tanto tempo forse troppo bene abituati, rigiocare una partita da Genoa vecchia maniera, di quelle stregate,e riuscire nonostante tutto a raddrizzarla, ci può servire. Perché ci ha riportato a giocare con il cuore. Mister Gasperini perdonerà i tifosi che amano queste cose un po' troppo strappalacrime per i professionisti del football, ma vedere Milito in campo su una gamba sola che ci prova fino all'ultimo, o Sculli che si va a prendere palla dal portiere per fare quel gol così importante, beh, servono al pari di quella cartolina meravigliosa che sta invadendo le cassette postali e le caselle mail di Genova. La sconfitta avrebbe fatto male, ma l'avremmo anche sopportata. Così, invece l'appuntamento a Verona è più lieve.

Anche perché abbiamo dimostrato che in un'Arena ci sappiamo stare.

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