Due slavine in Valtellina: tre feriti, due gravi

A Bormio 3000 una persona è stata ricoverata in gravi condizioni per diversi traumi e ipotermia, un'altra è uscita incolume dal cumulo di neve. Sul Monte Olano, due escursionisti travolti e feriti. Sciatore provoca slavina, si salva: denunciato. Alpinista precipita dal Resegone: gravissimo

Due slavine in Valtellina: tre feriti, due gravi

Roma - Ancora una domenica ad alto rischio incidenti, in montagna. Due slavine in Valtellina a poca distanza di tempo l'una dall'altra. Una slavina ha travolto in tarda mattinata in Valtellina, sopra Bormio 3000, due escursionisti, uno dei quali è stato ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Bergamo per diversi traumi e per un serio stato di ipotermia. L'amico è riuscito a uscire incolume dal cumulo di neve.

I due stavano praticando sci-alpinismo in un'area ritenuta in questi giorni ad alto rischio di caduta slavine; a un certo punto sono stati investiti da un'enorme massa di neve scivolata a valle. Uno  è riuscito a mettersi in salvo, mentre l'altro è stato estratto dalla neve dopo qualche tempo dai volontari del soccorso alpino e dai militari della Gdf di Bormio.

Poco dopo una valanga è caduta sul monte Olano in Val Gerola ha causato due feriti, uno dei quali in gravi condizioni. Sul posto squadre del soccorso alpino con i militari della Gdf di Madesimo e le unità cinofile. L'escursionista è un donna francese. Gli operatori del 118 intervenuti con il soccorso alpino sono riusciti a rianimarla e la donna è stata trasportata d'urgenza con l'elicottero a un ospedale di Milano. Il marito che era con lei se l'é cavata con qualche contusione. Il monte Olano alcuni anni fa era stato teatro di una tragedia: una valanga provocata da due gruppi di sci-alpinisti aveva provocato quattro vittime.

Un morto in Alto Adige Uno sciatore polacco ha perso la vita all'ospedale di Trento dove era stato ricoverato per ipotermia dopo essere stato travolto da una valanga in Alto Adige, nella zona di Sesto Pusteria, tra la Croda Rossa e Passo MOnte Croce. Il turista polacco di 25 anni era impegnato in una escursione di scialpinismo assieme a due connazionali. Mentre le ragazze sono riuscite a mettersi in salvo dopo aver udito il boato del distacco di neve in alto, il giovane è stato centrato dal fronte della valanga in mezzo ad un bosco. E' stato recuperato dopo 40 minuti e quindi avviato in elicottero all'ospedale di Trento. Gli è stata praticata la circolazione del sangue extracorporea per cercare di innalzare la temperatura ma ogni tentativo di salvargli la vita è risultato vano. La neve lo ha travolto. E' la terza vittima in Alto Adige in 48 ore. Oggi sono state segnalate valanghe in varie località dell'Alto Adige, fortunatamente senza problemi a persone: a passo Pennes, al Corno Bianco, in val Badia e sul Corno Fanna a Dobbiaco. GLi interventi di soccorso sulle piste da sci in provincia di Bolzano sono stati un centinaio.

Provoca valanga, travolto e denunciato E' stato travolto da una valanga che lui stesso ha provocato facendo del fuoripista in alta Valle Brembana. Dopo essere stato trascinato a valle per un centinaio di metri, è riuscito a liberarsi e a chiamare i soccorsi. Alla fine è stato tratto in salvo, ma ha rimediato una denuncia a piede libero per aver provocato la slavina. Protagonista della vicenda è un operaio bergamasco di 35 anni; questa mattina poco dopo le 9 si trovava a Foppolo (Bergamo), ad un'altezza di circa 2.100 metri di quota tra il rifugio Montebello e il lago Moro, quando all'improvviso dalla parete rocciosa è scesa una slavina che lo ha travolto. E' stato lui stesso, dopo essersi liberato, a telefonare al 118 con un cellulare. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Soccorso alpino e l'elisoccorso, che lo ha recuperato con il verricello. La disavventura si è conclusa con una denuncia a piede libero a carico del 35enne per aver provocato la valanga.

Alpinista giù dal Resegone Un alpinista è rimasto ferito in maniera gravissima in un incidente sul monte Resegone, sopra Lecco.

L'uomo, un quarantenne della provincia di Como, è caduto nel canalone Bobbio. Trovato in stato di politrauma dai volontari del Soccorso alpino intervenuti con il 118 di Lecco, l'alpinista è stato ricoverato con prognosi riservata all'ospedale di Lecco.

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