Stefano Vladovich
Un peschereccio maltese, un gommone daltura e due insospettabili pescatori siciliani. Oltre due tonnellate di hashish purissimo sequestrate dai baschi verdi, due narcotrafficanti in manette, altri due in fuga. È lepilogo delloperazione «Luna Nera» scattata la notte di venerdì Santo al largo di Santa Marinella quando la nave carica di «fumo» salpata dal Marocco, viene avvicinata da un piccolo natante a motore. Su di loro i radar della Guardia di Finanza del gruppo aeronavale. Un carico destinato allItalia Centrale e che una volta tagliato e immesso sul mercato avrebbe fruttato oltre 60 milioni di euro. Radar accesi e orecchie aperte, le guardie li seguono a distanza da giorni, da quando limbarcazione è salpata dalle coste nordafricane. Un lungo viaggio, oltre due mesi di navigazione, allapparenza a caccia di pesce spada. Lultimo scalo in Costa del Sol, poi la nave riparte alla volta dellItalia. I finanzieri alle loro costole. Loperazione scatta quando la motonave, superato il porto tirrenico di Fiumicino diretta a Nord, getta lancora a tre miglia dalla costa per far accostare la piccola imbarcazione. Illuminati solo dalla luna piena quattro marinai scaricano cassette piene di pesce spada e droga. I prossimità di Torre Flavia, nel braccio di mare compreso fra il Tevere, Furbara e Santa Marinella, il blitz dellantidroga. «È la prima volta - spiegano i finanzieri del reparto operativo aeronavale - che in Italia viene sequestrato hashish puro al 99 per cento: 2.200 chili che, una volta lavorati, si sarebbero quintuplicati permettendo ai narcos legati ai clan di mafia e camorra, di guadagnare somme a sette zeri». Lazione sembra di una fiction televisiva: quando elicotteri e motovedette accendono i fari i malviventi ripartono a tutta velocità. Il gommone raggiunge la spiaggia di fronte Torre Flavia e ai due scafisti non resta altro che fuggire a gambe levate abbandonando il prezioso carico. I marinai sul peschereccio, M.L. e A.A., di 45 e 46 anni, entrambi siciliani, vengono arrestati con laccusa di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Secondo indiscrezioni, fra i committenti ci sarebbero uomini donore da anni trapiantati sul litorale, in affari con vecchi e nuovi boss della mala romana. Uninformativa da brivido, del resto, viene inviata allinizio dellanno alla direzione distrettuale antimafia. A raccontare particolari ritenuti interessanti dagli investigatori, è un collaboratore di giustizia: la droga sarebbe servita a soddisfare la richiesta di più bande criminali, da tempo a secco di «roba».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.