Pietro Acquafredda
Nella vita musicale si riscontra qualcosa di simile a ciò che accade in tanti altri campi del vivere civile, come dimostrano le celebrazioni mozartiane, neppure a metà percorso. Chi ha responsabilità organizzative una cosa pensa, unaltra dice e unaltra ancora fa. In pratica, molti pensano che la musica mozartiana possa costituire un balsamo contro le ferite della vita; pochi lo ammettono pubblicamente; ma poi, chiamàti a cavalcare londa delle celebrazioni, le vogliono con tutti i crismi e propongono sempre il grande repertorio, quello più conosciuto.
Roma non fa eccezione. Per le manifestazioni mozartiane di questanno, ricorrono i soliti titoli popolari. Che, questa settimana è, ancora una volta blandito sia dalla Filarmonica (Orchestre des Champs-Elysées, direttore Philippe Herreweghe; in programma le tre ultime sinfonie: K 543, 550, 551) che dalla Iuc (Orchestra di Padova e del Veneto, direttore e solista Vladimir Ashkenazy, ancora la Sinfonia K 550, quella in sol minore, e due Concerti per pianoforte e orchestra (K 271, 466).
Al pubblico che potrà permettersi il lusso di passare oggi dalla Filarmonica e sabato dalla Iuc, suggeriamo un istruttivo confronto, anche solo limitatamente alla celebre sinfonia in sol minore (K 550), presente in ambedue i programmi.
La diversità delle storie delle due orchestre e dei due direttori, queste ultime ancora più diverse, non potrà non riflettersi sulle loro letture del capolavoro mozartiano. Herreweghe proviene dallormai vasta schiera dei direttori cosiddetti «filologi» che, pur avendo iniziato con il repertorio barocco, la medesima logica ed intelligenza esecutiva hanno poi applicato alla musica di secoli successivi, assieme alla capacità di analisi, gusto del colore e ricco bagaglio di conoscenze esecutive ed interpretative. Ashkenazy, invece, anchegli a suo modo ha una storia curiosa di interprete, sebbene più regolare. Pianista sommo, della grande scuola russa, da anni ormai è considerato un direttore dorchestra a tutti gli effetti, con risultati quasi sempre personali e convincenti.
Teatro Olimpico, oggi alle 21, musiche di Mozart. Herreweghe direttore. Biglietti da 16 a 26 euro. Info: 06-3265991. Aula magna della Sapienza, sabato, ore 21, musiche di Mozart. Ashkenazy direttore e pianista. Biglietti da 10 a 35 euro. Info: 06-3610051.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.