Cronache

Dylan KLEBOLD e Eric HARRIS

Sono i due adolescenti responsabili della strage alla Columbine High School a Denver. Dai loro disegni e dalla scrittura emergono le loro personalità

Dylan KLEBOLD 
e Eric HARRIS

L'adolescenza può essere definita come l'età più instabile a causa della tormentata ricerca di un'identità sessuale intesa come maturità emotivo-affettiva. E' un'età nella quale si è facilmente influenzabili nel bene e nel male.

I disegni: 01 | 02
Dal disegno dei due giovani adolescenti di Denver emergono simboli fallici e sessuali, come pistole, pugnali, corna, artigli, mitragliatrici, teschi e così via. Tutti segnali che si riferiscono alla sfera sessuale e la tramutano in violenza nel momento in cui un giovane non riesca più a gestirla e investirla in modo produttivo.

La scrittura: leggi la lettera
La  conferma un disordine tipico di personalità borderline. Si caratterizza in questo senso per la presenza di un deciso abuso di punteggiatura (punti esclamativi ripetuti), per un interrigo quasi inesistente a conferma della prevalenza del "nero" (parti scritte) rispetto ai "bianchi" (parti libere); ciò indica, almeno in questo caso, propensione alla necrofilia. La scelta del carattere tipografico minuscolo, che obbliga ad una grafia con lettere staccate, suggerisce da un lato un certo senso estetico e dall'altro qualche difficoltà nella relazione col mondo.

Si tratta pertanto di una sfida alla vita che, a poco a poco, ha suggestionato i due ragazzi caricandoli di aggressività, fino a dare loro una sensazione di piacevolezza nei confronti della morte. Omicidio o suicidio hanno in questo caso la stessa valenza: sono una risposta provocatoria dovuta al fatto di non aver imparato il linguaggio dell'amore. La strage criminosa è una sorta di avviso al mondo adulto da non sottovalutare e soprattutto da non incentivare, onde evitare che questi giovani diventino eroi negativi, quali modelli da imitare. Assassini, indifferenti, trasgressivi e fanatici non si nasce. Possiamo pertanto ipotizzare che dietro al loro gesto ci sia una mano che ha guidato quella omicida, retta dal mondo adulto, dagli educatori (si fa per dire!) o da ideali necrofili, che dovrebbe far riflettere ognuno di noi. Non a caso questo episodio di violenza è stato seguito da molti altri episodi altrettanto criminosi.

Dr.ssa Evi Crotti
Psicopedagogista e scrittrice, esperta di grafologia

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