E tra gli accessori per l’inverno c’è anche lo stivale delle nevi

da Milano

Ce n’è per tutti i gusti, è vero. Però con delle regole ben precise. Punte non più troppo aguzze e zeppe a volontà. Parliamo di scarpe, l’accessorio per eccellenza, l’oggetto del desiderio cui nessuna sa rinunciare. E si capisce perché di straordinarie ce ne sono davvero parecchie, compresi stivali (guai a rimanere senza) e stivaletti. Tantissimi i cuissard (gli stivali sopra il ginocchio) perfetti con le mini. Per non parlare delle zeppe, ovvero i plateau, realizzati in vari materiali. Chi mai potrebbe dire no allo stivale bianco di Cesare Paciotti impreziosito da visone rasato, perle, Swarovski, fiori chiamato «Regina delle nevi»? I tacchi delle scarpe firmate Paciotti hanno un aspetto retrò, vertiginosi e super sexy. Trionfa la décolleté in velluto, vinile, coccodrillo, vernice.
La collezione Sergio Rossi interamente disegnata da Edmundo Castello, spazia da accenni storici a tocchi futuristici. Innovativi i tacchi in plexiglass con elementi dorati all’interno, autentiche sculture che raggiungono i 13 centimetri d’altezza. Must di stagione la nuova versione del sandalo Opanca, il sandalo mitico di Sergio Rossi, ergonomico e suole laccate oro. Si finisce con lo stivale di alligatore della Louisiana che supera i 10mila euro. Tra le particolarità ecco la maxi zeppa di Pucci con fiocco colorato prodotta da Rossimoda. Classico il marchio, Car Shoe, meno il mocassino che finisce sulla zeppa e il décolleté in camoscio con nappina. Fiocchi e decorazioni anche da Fratelli Rossetti che per la sera alzano i tacchi e si vestono di champagne e rosso. Sono talmente preziosi i sandali di René Caovilla così ricchi di pietre e cristalli che diventano perfetti sia con le mise più sofisticate da sera che con i jeans, un suggerimento moda fare subito proprio.
Non manca il Moon Boot gioiello firmato da Fiona Swarovski né lo stivale in vitello anticato o lo stivaletto in camoscio dei Beatles di Church’s. Tra le borse c’è da perdersi. Bellissima e in più misure (sarà un must di stagione), è quella di Ermanno Scervino in loden di maglia tessuta a mano.
Sempre Paciotti sforna quella con le manette e Gilli, accanto al classico Cube matelassé, propne una borsa bijoux per un look più sportivo che diventa Jones Cube Montone in shirling. Realizzata artigianalmente è la Rider Bag di Borbonese, un pezzo straodinario in coccodrillo, camoscio, cavallino e vernice op, la stampa classica della maison.

Intrecciata tutta a mano da artigiani italiani è anche la shopping, da veri intenditori, di Bottega Veneta mentre Fendi rilancia il secchiello. Si chiama Palazzo Bag, grande o piccolo, ed è un pezzo da collezione. Un successo assicurato. Cappelli? Sempre. Magari il Whinstler hat di Loro Piana, un colbacco con sciarpa di zibellino. Strepitoso.

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