«E adesso le imprese si aspettano molta più attenzione»

«E adesso le imprese si aspettano molta più attenzione»

MilanoCarlo Sangalli, milanese di riferimento del mondo produttivo, si prepara ad aprire l’assemblea generale della sua Confcommercio proprio all’indomani del voto.
Presidente Sangalli, la Provincia di Milano è passata dal Pd a Pdl e Lega. Come valuta il risultato elettorale?
«Naturalmente parlo da un punto di vista delle imprese e del mondo economico che rappresenta la Camera di commercio. In passato abbiamo collaborato bene con la provincia di Milano e il presidente Filippo Penati. Detto questo facciamo i migliori auguri al nuovo presidente Guido Podestà, uomo di impresa, dal quale ci aspettiamo molta attenzione ai problemi del lavoro e della sicurezza. Sono certo che, anche alla luce della sua esperienza in campo europeo, potremo collaborare e ottenere risultati efficaci per il nostro territorio».
Comune, Regione e Provincia sono tutte amministrate dal centrodestra, che è anche al governo del Paese. Si aspetta effetti positivi dalla sinergia tra istituzioni?
«Già in passato le tre istituzioni sono state amministrate contemporaneamente dal centrodestra ed è naturale che ci si aspetti coesione e collaborazione. In realtà, come sappiamo, la convivenza non è mai semplice e i risultati non sono garantiti. Tuttavia la crisi economica non è ancora alle spalle ed è indispensabile un grande sforzo di responsabilità da parte di tutti. Anche dell’opposizione».
Quali sono le emergenze che Milano sottolinea al governo?
«La crisi economica è sempre la prima emergenza. Sostenere il mondo delle piccole e medie imprese vuol dire favorire le condizioni per il loro sviluppo, garantire l’occupazione e l'equilibrio sociale. Sono già stati fatti passi in avanti ma ci aspettiamo ulteriori misure concrete dal decreto legge fiscale in arrivo al Consiglio dei ministri di venerdì. E poi ci sono le infrastrutture che sono determinanti. Faremo il possibile perché Malpensa torni ad essere un hub in grado di fare da volano per tutto il Nord Italia. In caso contrario l'uscita dalla crisi sarà ancora più lenta e difficile. Già oggi il depotenziamento di Malpensa ha provocato danni rilevanti alla nostra economia. Tra i settori più colpiti c'è quello alberghiero con cali delle presenze straniere che toccano il 30 per cento. Ma ciò significa una ricaduta negativa per tutto l'indotto. Anche le vie del centro hanno subito forti contrazioni delle vendite con punte del 40 per cento. Nelle prossime settimane abbiamo intenzione di intensificare l'attenzione su questo tema con iniziative concrete che coinvolgeranno le categorie più interessate».
La sinistra rivendica che se si fosse votato solo a Milano, avrebbe vinto Penati, sia pure di un soffio. Vede motivazioni politiche o legate all’amministrazione della città?
«È stato un ballottaggio caratterizzato da un forte astensionismo che deve far meditare tutti dato che ha penalizzato entrambi gli schieramenti. Penati si è battuto con coraggio e intelligenza ma non vedo alcun legame tra il suo successo personale in città e l'amministrazione di Milano».
Che cosa si aspetta il mondo delle imprese dal sindaco, Letizia Moratti?
«Il sindaco di Milano è imprenditrice e manager. Conosce molto bene i problemi delle imprese. Tra Comune e Camera di commercio c’è una solida e concreta collaborazione. Penso alle più recenti iniziative come il sostegno ai giovani imprenditori nel settore high tech. Tuttavia i tempi esigono ancora maggiore attenzione ai temi dello sviluppo. Anche la rete capillare del commercio al dettaglio deve essere messa nelle condizioni di operare al meglio. Ciò significa, ad esempio, minori ostacoli possibili in città in un contesto di sicurezza, di rispetto delle regole e dell’ambiente».
L'Expo ha avuto un avvio faticoso. Adesso ritiene che sia ripartito?
«Credo che l'Expo abbia imboccato la strada giusta. Il presidente Diana Bracco e l'amministratore delegato Lucio Stanca stanno lavorando bene. Formigoni ha convocato molto opportunamente in luglio gli Stati generali. Il progetto deve ritrovare condivisione e slancio.

La Camera di commercio, che rappresenta tutto il mondo imprenditoriale, sarà un punto di riferimento e di snodo fondamentale per il coinvolgimento delle imprese in questa grande manifestazione che costringe Milano a volare alto. Anche per questo l'hub di Malpensa è fondamentale».

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