nostro inviato a Pechino
Victor Sidyak è una vecchia conoscenza di papà Montano. Si sono sfidati per tanti anni sulle pedane. Quelli della sciabola furono duelli memorabili, la scuola italiana e quella russa erano allavanguardia negli anni settanta. Straordinarie le battaglie a squadre ai giochi del 1972 (vinse lItalia), del 1976 e del 1980 (vinse lUrss). Poi Mario Aldo si ricordò del vecchio nemico quando ci fu da avviare Aldo alla scherma. Il maestro di sciabola passò qualche tempo a Livorno e Aldo cominciò a sgrezzarsi. Sidyak oggi ha 65 anni ed è passato dalla nostra parte. Non solo nel senso sportivo.
Aldo è volato in Russia dal vecchio maestro per trovare una guida amica, in vista dei Giochi. Sidyak non poteva muoversi, perché allena i figli di Dmitry Medvedev, il successore di Putin, ma non gli ha negato lappoggio. E Aldo è volato a Mosca. «Ma quando lho visto sfilare nello stadio di Pechino con la giacca dellItalia, mi sono fatto una risata e mi ha fatto effetto», racconta Mario Aldo Montano. E spiega: «Sidyak era un russo convinto, un comunista vero. Mi diceva sempre: io comunista, tu non capisci. Ora che lho visto in giacca italiana, in mezzo a noi, così ben conciato, gli ho detto: ma tu non eri il comunista tutto dun pezzo? Sei ancora tu quello che mi raccontava quelle cose? Si è fatto una risata e mi ha risposto: i tempi cambiano».
Tanto per intendersi, come avrete capito, Mario Aldo Montano non è mai stato un ammiratore della Russia che allora si chiamava Urss. Anche se la nemesi vuole che viva a Livorno, una città che deve essere piaciuta anche a Sidyak.
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