E anche a «Casa Moratti» entrano i giovani creativi

Anche «Casa Letizia», l’associazione recentemente fondata dal sindaco Letizia Moratti, apre i battenti alla festa del Fuorisalone. E lo fa seguendo lo spirito che fin dall’inizio ha animato il progetto, vale a dire promuovere i nuovi talenti della città oltre che dare ascolto ai problemi dei suoi abitanti. Questa sera a partire dalle 18.30, nella sede di via Montebello nel cuore di Brera, una ventina di giovani artisti si esibiranno in una significativa performance: coloreranno Milano. Appesi alle pareti, campeggeranno infatti grandi pannelli di quattro metri per due con le gigantografie di Milano ripresa da diverse angolazioni.
Gli artisti, tra cui Vania Elettra Tam, seguendo ognuno il proprio stile e la propria vocazione, interverranno sulle stampe trasformando le vedute in quadri suggestivi. Ma la performance è solo una delle tappe della serata che l’associazione dedica alla creatività, alla metropoli e ai suoi simboli. Oltre ai quadri, gli spazi si popoleranno di oggetti d’arredo realizzati con materiali riciclati a cura del Politecnico di Milano. La «Casa» - sottolineano i promotori - si trasformerà in un grande atelier, arredato con mobili funzionali realizzati in cartone con il supporto creativo dei giovani studenti della Facoltà del Design, coordinati da docenti del Dipartimento Indaco (Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda) e del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “Giulio Natta” del Politecnico di Milano. Il green incontrerà così la creatività, per lanciare un invito al risparmio e all'ottimizzazione dei consumi. Contemporaneamente sarà ospitata l'installazione luminosa «Città dei consumi», realizzata da Enrico Sgarbi, che interpreterà in maniera originale il tema dei colori di Milano e inviterà a riflettere con ironia sul mondo delle merci e sulla sua seducente bellezza.
«L’obbiettivo - dice al Giornale il presidente di Casa Letizia Moratti, Marcello Di Capua - è quello di ricollegare l’opera dei giovani creativi al tema dell’autenticità, che è cruciale alla mission del nostro progetto; sfatando, nel caso della performance “Milano a colori”, lo stereotipo di una città grigia ed abulica». Progetto messo a punto dall’Homelesstudio.

«La nostra partecipazione al Fuori Salone - continua Di Capua - rientra nell’ottica di offrire una bella occasione a molti talenti che in alcuni casi non hanno potuto esprimersi su una ribalta adeguata. Milano è una città ricca sotto tutti i punti di vista. Per questo ritengo che ogni piccolo tassello di questa immensa ricchezza vada valorizzato».
MDM

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