Gian Battista Bozzo
da Roma
Il risanamento attuato con gli aumenti della tassazione è «illusorio», almeno in parte, perché se si copre il deficit con nuove tasse «si sottraggono risorse alleconomia, mentre la via da seguire - dice Tommaso Padoa-Schioppa intervenendo alla conferenza annuale della Ragioneria generale dello Stato - è quella di essere economi nelle spese». Tagli e non tasse, sembra dunque essere la ricetta del ministro dellEconomia: ma sarà anche quella dellintero governo? In un successivo incontro con i segretari di Cgil-Cisl-Uil, Padoa-Schioppa ribadisce il suo impegno nella lotta allevasione fiscale. Non sono state fatte cifre nellincontro fra il ministro e i leader sindacali: «Ci ha solo detto che fa molto, molto caldo, ma non ha specificato il livello della temperatura - commenta il segretario cislino Raffaele Bonanni - e bisognerà vedere quale terapia anti-caldo adottare».
Illusorio risanare con tasse. Alla conferenza della Ragioneria, Padoa-Schioppa sostiene che il governo non punterà sullaumento dellimposizione per sistemare i conti pubblici: si tratta di una strada «in parte illusoria», perché frena leconomia. La via da seguire è quella di economizzare nelle spese, «ma è la crescita - aggiunge il ministro - lelemento fondamentale per risolvere i problemi di deficit e debito». Crescita che il ragioniere generale prevede in miglioramento rispetto alle ultime stime ufficiali: per Mario Canzio, dovrebbe infatti passare dall1,3 all1,5%. «Si profilano sempre più netti i segnali di ripresa - spiega - le azioni di rilancio della crescita vanno però accompagnate da comportamenti rigorosi nella gestione dei conti».
Canzio, il 2% non funziona. Landamento dei conti pubblici, dice il ragioniere dello Stato, si presenta «problematico» con riferimento soprattutto a tre elementi: il costo del pubblico impiego, i disavanzi del settore sanitario, il patto di stabilità interno. La regola del 2% (il tetto introdotto dal ministro Siniscalco allaumento delle spese) «non assicura il raggiungimento del risultato previsto». Altri rischi per il bilancio pubblico derivano da fattori esterni, come laumento dei tassi dinteresse e la possibile riclassificazione di alcune spese da parte di Eurostat. I conti vanno monitorati costantemente, ma non sono necessari altri organismi di verifica. Come rileva il presidente della Corte dei conti, Francesco Staderini, «la Corte e la Ragioneria possono funzionare perfettamente, senza che resti spazio per nuove istituzioni come la prospettata autorità per i conti pubblici: un simile apparato tecnico non si improvvisa e ha un costo enorme».
Sindacati anti-evasione. Nellincontro in via XX Settembre, ministro e segretari di Cgil, Cisl e Uil parlano soprattutto di lotta allevasione fiscale. «Padoa-Schioppa - racconta poi Raffaele Bonanni - non ci ha fatto cifre, ma ci ha detto che la temperatura è molto, molto calda». I segretari confederali mettono ai primi posti dellagenda di governo la lotta allevasione e la riduzione del carico fiscale sul lavoro.
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