Politica

E arrivano i «premi orizzontali»

SUPER TREDICESIMA Per i 1.100 dipendenti a dicembre anche un bonus in busta paga: in media 1.800 euro a testa

Sarà un Natale di crisi dicono. Sicuramente non per i dipendenti della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che, sotto l’albero, troveranno un busta paga che tra premi, aumenti e arretrati sarà più farcita del tacchino sulla tavola imbandita. La denuncia è del Piccolo, il quotidiano pubblicato a Trieste fin dal 1881 e che totalizza una media 1.800 euro a testa per ognuno dei mille e cento dipendenti. Salatissimo il conto finale: 2 milioni di euro per le «progressioni orizzontali» (o promozioni) e altri 3 milioni per i premi di produzione. In tutto 5 milioni da aggiungere agli altri 5 milioni dell’assegno in bianco staccato dalla giunta regionale per i consiglieri che li potranno destinare ad associazioni, bocciofile e parrocchie prevedibilmente domiciliate nei rispettivi collegi elettorali. Una montagna di soldi che evidentemente, e soprattutto in tempi di vacche magrissime, soltanto una regione autonoma si può permettere.
L’appuntamento è per il 18 dicembre quando il bonus arriverà insieme alla tredicesima. Ma questa, anticipano i sindacati, è solo la prima tranche perché nel 2009 ci saranno nuovi fondi a disposizione. E l’incremento, non ancora deciso, sarà sicuramente «rilevante». Per ora ci sono 2 milioni e 65mila euro che salderanno le progressioni arretrate degli anni 2006 e 2007. In media 900 euro per ogni anno che variano a seconda del livello contrattuale. E i 1.400 dipendenti che non ne hanno diritto? Tranquilli. Ci pensano i sindacati che hanno già chiesto di utilizzare tutti i fondi disponibili per finanziare gli accordi futuri, quelli del 2008 e del 2009. «È importante - e come dar loro torto? - agire fin d’ora per mettere a disposizione i fondi anche per le prossime tornate». Come a dire intanto i soldi, poi ci si siede a discutere. Tanto a pagare è sempre Pantalone. Ovvero il contribuente delle altre Regioni. Quelle che questi privilegi nemmeno se li sognano. Ma oltre alle progressioni di carriera, ci sono i premi di produzione legati alla compilazione di «pagelline» che danno diritto a un assegno supplementare in busta paga. Un premio che sotto l’albero potrebbe per diverse centinaia di fortunati raggiungere anche i 2.700 euro. In totale per le casse altri 3 milioni di euro.
Senza dimenticare che, a parte premi e arretrati, i consiglieri delle regioni a statuto speciale guadagnano il 25 per cento in più dei loro colleghi «normali». E i politici del Friuli Venezia Giulia lavoreranno moltissimo, ma in fondo si occupano di appena un milione e 226mila abitanti. Tanto per dire i residenti della sola Milano, la metà di Roma. Di tutto questo, ovviamente, non c’è traccia nel sito ufficiale della Regione. Stilato in ben cinque diversi idiomi: italiano, inglese, tedesco e fin qui ridondante ma nulla di strano. E poi sloveno e persino «furlan». «Fil diret cui citadins» si legge in lenghe furlane in una versione di cui francamente non si sentiva davvero il bisogno. Ma finché si spendono i soldi degli altri, perché star lì a lesinare? E allora avanti con i privilegi. Come il prezzo del carburante agganciato alle tariffe slovene. O le tasse che, alla faccia di chi da anni parla di federalismo, restano sul territorio. Il 60 per cento in Friuli Venezia Giulia, il 70 in Sardegna, il 90 in Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige e addirittura il cento per cento in Sicilia.

Più che autonome, le regioni del Bengodi.

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