E le auto di Maranello festeggiano a Wall Street

«È il nostro tributo al mercato più importante». Maurizio Parlato, presidente di Ferrari Nordamerica, è raggiante sul palco allestito a Wall Street, davanti allo storico ingresso della Borsa di New York. Con lui ci sono i componenti del team che in 84 giorni hanno percorso più di 32mila chilometri, attraversando da Est a Ovest l’America Latina, per poi proseguire in direzione del Centro America prima di approdare in Messico e, quindi, in Canada e negli Usa. E in omaggio all’impresa appena conclusa l’amministratore delegato del New York Stock Exchange, John Thain, ha donato a Parlato il trofeo simbolo di Wall Street raffigurante il Toro e l’Orso, rispettivamente l’euforia e la debolezza della principale piazza finanziaria mondiale.
Una Wall Street colorata di rosso ha accolto le due 599 Gtb Fiorano che, partite il 24 agosto da Belo Horizone, in Brasile, hanno concluso il raid con un bilancio positivo: nessun guasto, solo due gomme bucate e due cerchi danneggiati. «L’unico vero intervento - spiega il team-leader Enrico Goldoni - è avvenuto, a Mexico City, per il tagliando dei 20mila chilometri». La granturismo, protagonista della «Panamerican» e ultima novità del Cavallino, è già un successo negli Usa. «Costa 270mila dollari, tasse e optional esclusi - ricorda Parlato - e i circa 300 esemplari assegnati nel 2007 sono tutti venduti. C’è una lista di attesa di tre anni». Al rientro in Italia, le due 599 Gtb Fiorano troveranno posto nella Galleria Ferrari di Maranello, accanto alla 612 Scaglietti che lo scorso anno ha partecipato al giro della Cina «15,000 Red Miles».
Ecco alcune curiosità sul raid che si è concluso il 17 novembre: 16 gli Stati attraversati e 60 le città toccate. Nove gli eventi organizzati alla presenza degli ambasciatori italiani: in Bolivia, Perù, Ecuador, Panama, Nicaragua, El Salvador, Guatemala, Messico e Usa. Trenta, poi, le manifestazioni curate dagli sponsor (tra questi Pirelli, che ha testato nell’occasione i nuovi pneumatici ad altissime prestazioni della gamma PZero) e 9 le tappe nelle concessionarie del Cavallino: sette negli Usa, una in Messico e una in Brasile.
Il team, composto da 12 uomini Ferrari più due giornalisti a rotazione (a guidare i due bolidi sono stati 50 giornalisti delle più importanti testate mondiali, 7 dei quali italiani) ha impiegato in media 5 giorni per completare ognuna delle 15 tappe, con una percorrenza di non meno di 2mila chilometri per volta.

Oltre 18mila le immagini scattate, mentre è di 60 ore il «girato» che darà lo spunto per filmati e documentari. Il prossimo anno, intanto, tutti i riflettori saranno puntati su Maranello per i 60 anni della casa automobilistica più famosa del mondo.

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