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E la creatività punta sui giovani

NOVITÀ I cinque talenti del progetto «Incubatore» presentano le collezioni: ricami, geometrie e cristalli

E la creatività punta sui giovani

MilanoIl mantra è uno solo in questa difficile stagione: non cedere sul fronte della qualità e della creatività, tenere sotto controllo i prezzi: tutto deve essere in equilibrio. Così ieri da Gattinoni la quadratura del cerchio era in una collezione che strizza l’occhio alla couture pur essendo prêt-à-porter. Fra cocktail dress e lunghi vestiti da sera, spiccava un mini abito in satin con lingue di organza. In più, l’immaginifico designer Guillermo Mariotto ha creato la stampa «Planetarium» ispirata ai disegni di Leonardo, filo conduttore di caftani, pantaloni e una ricca collezione di borse. Simonetta Ravizza, staccandosi dal concetto della sola pellicceria, ha guardato a proposte in pelle leggera che esprimano la sapiente manifattura dei suoi laboratori. E con un’aria Texas bon-ton ha realizzato gilet, scialli con le frange e una magnifica travel jacket in nylon foderato di petit-gris e chiffon: 50 grammi di soave leggerezza. Il cardigan in maglia effetto mantellina è stato uno dei pezzi più ammirati della collezione Fuzzi illuminata da lurex e paillettes e da fantasie ispirate alla grafica di Bartlett o alla Pop Art di Jaknagiev.
Un tributo all’arte di Mimmo Rotella ha elettrizzato invece la collezione di Lorenzo Riva che ha potuto utilizzare come stampe per i tessuti e per le celebrity bags, opere come «Ercole» e «La Statua della Libertà». Insomma riuscirà la creatività a far tornare il sorriso sulle labbra dei buyer? È presto per dirlo ma intanto nuovi talenti scaldano i motori. Ieri cinque giovani selezionati nell’ambito del progetto Incubatore della moda sono saliti sulla passerella di Milano moda donna. Cristina Miraldi ha fatto del ricamo un dettaglio raffinato e al tempo stesso fondamentale. A-Lab, team composto da Alessandro Biasi, Andrea Orazi e Simona Costa, seguendo un fiabesco filo conduttore, ha presentato vestiti impreziositi da seta stampata con rami e civette. Ispirazione onirica anche per Mauro Gasperi che ha coniugato la purezza e la trasparenza dell’acqua con il riflesso di Narciso mentre Paolo Errico ha sviluppato forme geometriche come il cerchio, il rettangolo e il quadrato.

Cristiano Burani, che accantonando la sua laurea in medicina, si è preparato nel difficile mestiere della moda alla Parson’s School di New York facendo poi palestra da Versace e da Blumarine, con la linea «Cristiano» ha dato prova di bravura mandando in scena un classico con twist e interessanti ricami Swarovski.

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