E D’Alema insorge contro il sindaco: «Non si fanno comizi elettorali a Parigi»

Forse la vigilia del voto non è il momento migliore per annunciare la nascita di un comitato bipartisan. Letizia Moratti non fa in tempo a elencare i nomi, a citare Silvio Berlusconi accanto a Romano Prodi, che già scoppia la polemica con Filippo Penati. E si alza la protesta di Massimo D’Alema. «È stupefacente che la Moratti abbia voluto mescolare la vicenda Expo con un attacco di natura elettorale da una sede istituzionale come il Bie a Parigi. Non è nel suo stile, è assurdo» attacca l’ex presidente del Consiglio. Insiste: «La scelta di Milano è stata compiuta dal governo Prodi per il sistema Paese. Il Comitato va bene se è bipartisan, ma se viene meno questo spirito non andrà bene neanche agli altri protagonisti internazionali».
Una specie di dissociazione che avviene mentre Penati nega di aver fatto poco o niente per far vincere a Milano la battaglia contro Smirne. «La Moratti inventa falsità, perché la Provincia ha guidato missioni istituzionali in una trentina di Paesi, ottenendo appoggio e voti favorevoli. Basta ricordare su tutti che il presidente dell'Honduras firmò nelle mie mani una dichiarazione d'appoggio» replica il presidente della Provincia.
In difesa di Penati si mobilita anche l’ex ministro Emma Bonino: «Sono molto sorpresa dagli attacchi della Moratti.

Finché eravamo impegnati nella candidatura, ho notato una grande partecipazione da parte di tutti e mi sembrerebbe strano che Penati abbia remato contro. Adesso c’è solo da essere contenti del comitato e non è il caso di mettere in discussione così il clima ritrovato».
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