E a dicembre c'è l'obiettivo 10 miliardi

Le mosse dei big, Mediolanum al primo posto per patrimonio gestito

Oltre 8 miliardi di euro. A tanto ammonta, in base ad un'analisi sul campo effettuata incrociando i dati Assogestioni, Morningstar e quelli dei siti delle società di gestione, il patrimonio complessivo in gestione ai fondi comuni che recepiscono la normativa sui Pir (piani individuali di risparmio): eliminando l'effetto performance (ovvero la rivalutazione dovuta al rialzo dei mercati) si può affermare che i flussi di sottoscrizione dovrebbero aver superato quota 7 miliardi, cioè circa 2 miliardi in più della cifra ufficiale diffusa da Assogestioni relativa a fine giugno e perfettamente in linea con le ultime previsioni che indicano in 10 miliardi la raccolta dei Pir per l'intero 2017.

Ma chi sono i «Signori dei Pir», ovvero i gruppi che hanno in gestione più patrimonio tramite i piani individuali di risparmio. In testa Mediolanum con 1,68 miliardi tramite due fondi. Il primo, Mediolanum Flessibile Futuro Italia (978 milioni di asset in gestione e +18,4% da inizio anno), è prevalentemente investito in azioni italiane (91% circa del portafoglio) con quote minime in bond (5%) e liquidità (4%). Il secondo Mediolanum Flessibile Sviluppo Italia La (698 milioni e +9,1% da inizio anno), evidenzia un portafoglio più prudente con un 23% di azioni, un 68% di obbligazioni e il resto in liquidità.

Al secondo posto c'è il gruppo Amundi (con 1,35 miliardi) che da qualche mese incorpora anche i fondi Pioneer e che ha ora la gamma Pir più ampia con 8 prodotti (5 se si escludono le doppie classi di sottoscrizione). In particolare. la scuderia Amundi Pioneer ha due comparti azionari (Amundi Dividendo Italia P e Pioneer Sviluppo Italia) due bilanciati obbligazionari (Amundi Valore Italia e Pioneer Risparmio Italia B) e un etf azionario (Amundi Etf Ftse Italia Pir Ucits).

Eurizon Capital, la sgr del gruppo Intesa Sanpaolo, si posiziona al terzo posto con 1,29 miliardi e 5 fondi, uno dei quali azionario (Eurizon Pir Italia Azioni) e gli altri bilanciati ma con diverso profilo di rischio specificato nel nome (con il numero che indica approssimativamente la percentuale di azioni in portafoglio): Eurizon Progetto Italia 70 Pir, Eurizon Progetto Italia 40 Pir, Eurizon Pir Italia 30, Eurizon Progetto Italia 20 Pir. Annunciato ma non ancora operativo anche un comparto ad indirizzo obbligazionario (Eurizon Pir Italia Obbligazioni). Dietro al podio dei big, si piazza Arca con 727 milioni in gestione e quatto fondi Pir. Due sono azionari, di cui uno (Arca Azioni Italia Pir) caratterizzato da un portafoglio distribuito abbastanza equamente tra azioni di larga capitalizzazione e mid cap mentre il secondo (Arca Economia Reale Equity Italia Pir) è specializzato sulle medie, piccole e micro aziende quotate. Altri due sono fondi bilanciati ma con diverso profilo rischio (Arca Economia Reale Bilanciato 55 Pir e Arca Economia Reale Bilanciato 30 Pir).

Più o meno la stessa gamma di offerta di Fideuram che con i tre Pir totalizza un patrimonio in gestione di 686 milioni: un azionario (Piano Azioni Italia A), un bilanciato (Piano Bilanciato Italia 50 A) e un bilanciato obbligazionario (Piano Bilanciato Italia 30 A). Infine, al sesto posto, ecco Societè Generale che, con i suoi etf Pir (Lyxor Ftse Italia Mid Cap Pir e Lyxor Italia Equity Pir) vanta un patrimonio in gestione di 638 milioni.

EM

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