Laspetto è quello innocuo della semplice aranciata o della più banale delle limonate. Ma in quelle bottiglie, o lattine, cè tanto alcol da mandare ko un ragazzino in quattro e quattrotto.
Sono quelle bevande «corrette» al rum o al whisky che tanto vanno di moda tra i teenager da discoteca. Gli stessi che non mancano di dissetarsi con i beveroni «energizzanti», chiamati appunto energy drink. Nate come bevande «stimolanti» sono ideali (almeno così sostengono gli spot pubblicitari) per «ballare tutta la notte senza sentire la stanchezza». Energy drink, appunto: bevande energetiche in Italia già da diversi anni e, oggi, vendute un po' dovunque con grande successo. Si trovano, infatti, anche nei supermercati.
Ma cosa contengono gli energy drink? Possono fare male? Quali sostanze sono contenute nelle bevande energetiche?
Come tutte le bibite gassate, questi prodotti sono fatti soprattutto di acqua, zucchero, aromi e coloranti. Tra gli ingredienti, però, troviamo anche altre sostanze: soprattutto taurina e caffeina. La prima dà un' immediata sensazione di energia perché rende molto più facile, per il corpo, assorbire e utilizzare gli zuccheri. La caffeina, invece, è un eccitante del sistema nervoso, che aumenta l'energia e l'attenzione. A volte nella bibita si trova caffeina pura, altre volte l'estratto di guaranà, una pianta tropicale molto ricca di questa sostanza. Non c'è differenza: gli effetti sono gli stessi.
È possibile che queste bibite facciano male?
«Il pericolo - sottolineano i nutrizionisti - è quello di esagerare, magari per colpa del caldo e della sete. A dosi molto elevate questi stimolanti sono tossici: la quantità di caffeina presente in alcuni energy drink è, infatti, molto superiore a quella che c'è in una tazzina di caffè».
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