E Donau punta al 3% delle polizze italiane

E Donau punta al 3% delle polizze italiane

Il colosso austriaco Vig (Vienna Insurance Group) sbarca in Italia con una delle sue maggiori controllate, Donau (Danubio) Ag, e punta al 3% del mercato totale delle polizze. Perché proprio il nostro Paese? Il panorama assicurativo nazionale non è dei più facili, anzi. Si va dalle frodi in crescita agli elevati costi operativi. Per tacere dell’andamento della congiuntura economica. Perché, quindi? Ce lo spiega il country manager italiano della compagnia, Antonio Caleari: «È vero, quello italiano è un mercato complesso, anche per le frodi, ma ci interessa molto ritenendolo in grado di generare risultati significativi. I problemi delle compagnie presenti in Italia - aggiunge - sono quelli che ha elencato lei. Ma la grande opportunità è il basso grado di assicurazione degli italiani nei servizi non Auto, dal Vita alla Salute».
A esercizio 2011 ancora in corso, Donau Italia prevede per fine anno una raccolta di circa 120 milioni di euro. «Stiamo lavorando - aggiunge Caleari - a un prodotto di canalizzazione Internet più evoluta. La nostra ricerca costante nell’innovazione, è un valore per clienti, partner e fornitori. Non solo: crediamo nei giovani e per questo l’età media dei nostri collaboratori della sede di Milano è di circa 25 anni. Inizieremo presto una fitta serie di attività - ancora allo studio - per consolidare la nostra posizione sul mercato italiano».
La prima agenzia in Italia è stata aperta nel 2007.

In realtà ci fu un tentativo nel lontano 1868, con alterne vicende a causa delle guerre, dei cambi di proprietà e altre vicissitudini ancora. La strategia? « Utilizzare solo agenzie multimarca, è un vantaggio che intendiamo volgere a nostro favore, perché il rapporto costi-benefici connesso all’apertura di una rete a marchio proprio non sarebbe favorevole».

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