E la fiducia degli italiani batte quella europea

Il livello di fiducia degli italiani sul futuro dell’economia e del Paese è in crescita. Cala invece, a sorpresa, in Francia. In Germania la disoccupazione aumenta rispetto allo scorso anno, così come in Spagna, dove la tendenza mostra un rallentamento. Nella penisola iberica il tasso d’inflazione 2009, annunciato ieri, è allo 0,9% rispetto allo 0,8% dell’Italia. Sono tutti dati diffusi ieri da fonti diverse, e sostengono, con i loro numeri, le affermazioni fatte dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: «Per il 2010 con la ripresa della fiducia è possibile anche una concreta ripresa dell’economia. Il principio che tutti devono capire è che bisogna mantenere saldi i conti pubblici. La sinistra scommetteva su alcuni Paesi europei ritenendo l’Italia il fanalino di coda, invece non è vero: la Grecia, l’Irlanda, il Portogallo, ma ora anche la Spagna e l’Inghilterra attraversano crisi. L’Italia è invece rimasta nel gruppo di testa dell’Unione europea. Non siamo i primissimi, ma siamo dignitosamente nel gruppo di testa».
È stato ieri l’Osservatorio Findomestic Banca a diffondere dati positivi sulla fiducia dei consumatori, che è tornata a crescere in dicembre dopo due mesi di discesa, pur restando sotto lo zero. Sono tuttavia ancora in calo le previsioni legate all’aumento del risparmio, confermando una tendenza che dal mese di agosto ha visto dimezzare la certezza e la probabilità di risparmiare: in agosto il 32,2% del campione era convinto di riuscire a mettere da parte del denaro, oggi la percentuale è scesa al 14,5 per cento.
Peggio in Francia, dove per la prima volta da 4 mesi, a dicembre, la fiducia delle famiglie sull’economia è calata. L’indicatore elaborato dall’istituto statistico Insee è sceso da -30 a -31, restando nettamente inferiore alla media degli ultimi 15 anni. Il risultato è peggiore delle previsioni degli esperti, che si attendevano una risalita a -29. Resta stabile l’opinione sul tenore di vita, mentre cala quella sulle prospettive di evoluzione e sulla situazione finanziaria futura. Cresce anche il timore di un aumento della disoccupazione.
Su questo tema, vanno registrati i dati diffusi ieri da Spagna e Germania. In quest’ultimo Paese il tasso di disoccupazione in dicembre è salito all’8,2% rispetto al 7,8% di un anno prima; in media, l’anno appena chiuso ha visto 3 milioni 423mila disoccupati totali, circa 200mila in più rispetto ai livelli del 2008.

A dicembre i dati hanno registrato 61mila disoccupati in più rispetto al mese precedente, a 3,276 milioni totali, ma gli stessi numeri depurati dai fattori stagionali segnano invece un calo di 3mila unità.
Anche in Spagna a dicembre è aumentato il numero dei disoccupati (54mila in più), schizzando ai massimi da 10 anni, più 25% anno su anno: il tasso di disoccupazione attuale è del 19,3%.

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