E Gazzoni «scarica» Mazzone

Dottor Gazzoni Frascara, vuole trovare un aggettivo per descrivere l’incredibile retrocessione del Bologna?
«Lasciamo perdere, per favore».
A quanto ammonta la perdita secca, nel prossimo bilancio societario, a causa del passaggio in serie B?
«Le cifre sono più o meno quelle che ho già letto sui giornali: tra 25 e 30 milioni di euro, dai primi conti».
E lei cosa pensa di fare? Ha un piano per la risalita?
«Noi accettiamo il verdetto del campo: mi pare sia il primo dei principi sani da far valere in queste occasioni. Sul resto è meglio sorvolare, per ora».
Molti critici hanno rimproverato al Bologna di sabato sera un atteggiamento eccessivamente difensivo...
«Di questi argomenti dovete parlare con Mazzone, è lui il responsabile dell’area tecnica».
Ma non era stato proprio lei, scusi dottor Gazzoni, a incitare la squadra ad affrontare il secondo spareggio senza calcoli nonostante lo 0 a 1 dell’andata?
«Esatto. Ma io non mi sono mai occupato di questioni tecniche, perciò vi devo rimandare, ancora una volta, alle risposte dell’allenatore».
Secondo lei è un brutto colpo per il Bologna in particolare o anche per chi, come il suo club, fino a oggi ha sempre rispettato le regole e pagato puntualmente le tasse?
«Guardi, non voglio riaprire una questione che ha provocato molte polemiche e anche qualche veleno.

In passato ho detto cosa pensavo della posizione del Parma senza entrare nel merito calcistico. A questo punto ripeto il concetto: noi del Bologna rispettiamo il verdetto del campo. E adesso mi scusi, devo lasciarla».
Arrivederci dottor Gazzoni.

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