Diciamolo: le nozze babbione non lasciano insensibile nessuno. Risultano comunque strane. Suonano eccentriche, stravaganti, provocatorie. Mentre i tardoni si avviano davanti al prete o davanti al sindaco, alle loro spalle lumanità si esprime a mezza voce nelle diverse dichiarazioni di voto. Più o meno, queste. Allego spiegazione per esteso.
«Sono impazziti»: è proprio vero che i danni delletà sono devastanti. Hanno vissuto insieme una vita e si accorgono soltanto adesso di doversi sposare. Se poi mi spiegano cosa cambia, magari capisco anchio.
«Chi glielo fa fare»: hanno tutto per vivere tranquilli e sereni, hanno pure già dei figli, praticamente si sono goduti un eterno fidanzamento. Ma cosa vanno a cercare. Ma li vedono come sono ridotti i matrimoni della loro età? Se proprio hai bisogno di una scossa, fatti una crociera.
«Ha paura che gli scappi»: ha fatto il gallo tutta la vita, lo sappiamo bene che non si è risparmiato niente, ma adesso lastuto sente i primi segnali della vecchiaia, ha il terrore delle malattie, allora gli torna buona la vecchia ammiraglia. Sotto sotto ha paura di restare solo. Sai che panico: ma lha vista bene comè ridotta, dove vuole che vada quel rudere?
«Cè sotto qualcosa»: non esiste che dopo tutti questi anni insieme si alzino una mattina e sentano il bisogno incontenibile di sposarsi. Non siamo nei Baci Perugina. Altro che fiori, veli e marcia nuziale: se si decidono adesso, avranno il loro tornaconto. Chi mi dice che non lo fanno per garantire a lei la pensione di reversibilità?
«Solo esibizionismo»: hanno sempre voluto farsi notare. Da ragazzi ne hanno combinate di tutti i colori, sempre al centro dellattenzione. Questa è lultima: siccome non sono più in grado di fare altre bischerate in pubblico, restava solo il matrimonio. Ma quando cresceranno?
«Lei sposa i suoi soldi»: hai visto mai che una notte lui le resta lì come un baccalà, senza averle intestato niente. Dai retta, ha voluto premunirsi. Non le interessa niente del matrimonio, ha in testa solo il patrimonio. Dille scema.
«Hanno fatto le prove»: ognuno ha i suoi tempi. Meglio conoscersi bene, prima di fare il passo. Lo dico sempre che prima del matrimonio bisognerebbe convivere un po, liberamente, senza impegno: se funziona, bene, se va male, tanti saluti e amici come prima. Si eviterebbero tutti questi disastri, ma le vedi le coppie del giorno doggi, la mia pettinatrice è tornata dal viaggio di nozze ed è andata direttamente dallavvocato, senza neanche disfare le valigie. Dai retta, a scatola chiusa non si prende niente, tanto meno un coinquilino per tutta la vita. Certo, loro lhanno presa un po comoda. Trentanni di collaudo non sono pochi. Ma almeno adesso non divorziano più. Forse.
«Perché no, è letà migliore»: hanno fatto benone. Io lho sempre detto, la vita delluomo andrebbe completamente ribaltata. Allinizio, da giovani, viaggi, sfizi e vita di compagnia. Ti togli tutte le soddisfazioni. Poi, con calma, col tempo, piano piano si spegne lardore e pensi ad altro: il lavoro, la casa, la famiglia. Quando sei bello sazio, li apprezzi anche di più. Quello, diciamo dopo i sessanta, è il momento giusto: senza amarezze, senza rimpianti, puoi pensare al matrimonio. Bravi loro che hanno vissuto così. Cè solo una cosa che non mi quadra: si sono fidanzati troppo presto. Nessuno è perfetto.
«Hanno visto troppi film»: sposarsi a questetà, succede solo al cinema. Lamore eterno, il coronamento di un sogno, il giuramento davanti a Dio e davanti agli uomini. Insomma, tutte quelle menate lì. Loro evidentemente hanno visto troppe storie così. Se ne accorgeranno. Nella realtà, sposarsi dopo i sessanta significa solo passare la prima notte di nozze con una nonna.
«Lamore non ha età»: è una frase fatta, lhanno scritta in tanti modi diversi, ma resta lunica legge del cuore. Li conosco, sono stati trentanni insieme e non se ne sono accorti. Il tempo è passato, loro sono rimasti gli stessi. Dietro le rughe, non è cambiato niente. Si sentono ancora come il primo giorno, si amano ancora come la prima sera. Adesso vogliono solo dirselo una volta di più, una volta per tutte. Senza lasciare niente in sospeso.
P.S.: se ho diritto di voto, voto lultima.
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