MadridL'aeroporto Sant Joan, di Palma di Maiorca è secondo in Spagna solo a quello di Madrid e Barcellona. Da lì passano 23 milioni di turisti all'anno, dei quali, circa 500mila sono italiani. Alle quattro di ieri quando il governo spagnolo ha deciso di chiuderlo per sigillare le isole Baleari ed impedire cosí la fuga dei presunti terroristi dell'Eta, che avevano appena ucciso due agenti a pochi chilometri di distanza, lo scalo è andato in tilt. L'operazione Jaula (Gabbia) ha infatti obbligato a sospendere i voli dell'aeroporto e tutte le operazioni nei piccoli e grandi porti dell'arcipelago.
Il bilancio parziale dei disagi parlava di 47 voli cancellati, 26 in uscita dall'isola e 21 in arrivo verso la metà del pomeriggio, ed ha trasformato il Sant Joan in una prigione, non solo per i terroristi, ma anche per i turisti. Da Palma nel pomeriggio non si poteva partire neanche via nave, visto che al porto, così come in quello di Alcudia, era stato vietato il traffico. Tutti i collegamenti con la penisola e le altre isole erano stati sospesi per un tempo indeterminato. Quando la situazione sembrava al limite, le autorità hanno però deciso di riaprire l'aeroporto, sulle 17.55 del pomeriggio, facendo riprendere a fatica il traffico normale. Non è stato così per i porti, dove arriva buona parte dei turisti, soprattutto il giovedì, quando attraccano le grandi crociere. Migliaia di turisti arrivati in nave sono rimasti ieri a terra per ore per via dei controlli effettuati dalla Guarda Civil. Visto il numero di italiani in vacanza nelle isole, il consolato di Barcellona ha anche attivato un numero di emergenza per i viaggiatori. Secondo quanto ha detto il console d'Italia a Barcellona, Pietro del Martin, al Giornale, i turisti italiani che visitano l'arcipelago sono stati l'anno scorso circa 500mila, mentre i residenti nella sola Maiorca sono circa 7mila. I viaggiatori provenienti dallItalia in questi giorni alle Baleari sono circa 15mila.
Molti tra di loro hanno semplicemente subito qualche disagio e visto in tv le immagini dellattentato. Qualcuno vi ha assistito in diretta. È il caso del giornalista dellemittente Telemolise Fabrizio Occhionero, in vacanza in questi giorni a Palma di Maiorca: «Lesplosione è avvenuta a meno di 100 metri dal nostro albergo. Eravamo in spiaggia quando abbiamo sentito un forte boato; siamo subito andati a vedere e cera tanto fumo. Ci hanno detto che era esplosa una macchina ed erano morti due agenti davanti alla sede della guardia civile». Occhionero ricorda i momenti di «paura e angoscia», subito dopo lattacco.
«Ci hanno detto di stare attenti quando usciamo - conclude - perché la situazione non si è ancora normalizzata».
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