Ore 7.30: Roma Termini-Cinecittà a bordo della linea A della metropolitana romana. È iniziata così la giornata di Gianni Alemanno che ieri mattina ha voluto osservare da vicino le condizioni del trasporto pubblico sotterraneo, per poi confrontarsi con i macchinisti su ciò che è necessario fare. Ad accompagnare il candidato sindaco del Popolo della Libertà cera il delegato ai trasporti della Federazione romana di An Vincenzo Piso. Litinerario di Alemanno ha visto la partenza alle 7,30 dalla fermata Termini, con destinazione Subaugusta, dove poi ha incontrato una delegazione di conducenti della Metro A. Successivamente, il viaggio di ritorno con il percorso inverso. Durante landata non è mancato lo «stupore» sul volto del candidato del Pdl nel trovare il convoglio semivuoto, complice soprattutto la chiusura delle scuole.
Dallincontro con i macchinisti sono emerse numerose problematiche. Ciò che preoccupa maggiormente sono le condizioni di lavoro di ogni giorno: problemi di infiltrazioni dacqua, numero di treni inadeguato, una linea B vecchia e obsoleta e soprattutto stipendi bassi e differenziati a seconda dellanno di servizio. «Dopo lincidente di Piazza Vittorio - hanno denunciato i dipendenti di Metro - è sceso un clima di omertà, un codice etico secondo il quale non possiamo parlare. Comunque le indagini sono ancora in corso». Il candidato del Pdl ha ascoltato attentamente, e ha anche spiegato che esiste lipotesi di accorpare Metro, Atac e Trambus in ununica società. «Deve essere fatto ancora molto perché questa diventi una metropolitana al pari di quelle di molte città europee - ha osservato Alemanno».
Fine dellincontro, foto di gruppo e poi subito viaggio di ritorno. Da Cinecittà a Termini i vagoni erano più affollati; qualcuno lha riconosciuto e gli si è avvicinato. «Quali sono le tre cose che farà subito se fosse eletto sindaco?», ha chiesto una ragazza. «Sicurezza, casa e asili nido - ha risposto Alemanno - poi il traffico. Lho convinta?». Diplomatica la risposta della ragazza: «Penso che unalternanza fa sempre bene». Lex ministro è stato accolto allinterno della cabina di guida e, poi, con un «in bocca al lupo» di un dipendente è tornato alla campagna elettorale.
Il candidato del Pdl ha rischiato di non poter fare il suo viaggio in metropolitana. Il tour di Alemanno, infatti, ha preceduto solo di qualche minuto lennesimo blocco della linea A della metropolitana.
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