E i caduti Usa nelle due guerre superano i 5mila

Con la morte di 4 militari in Afghanistan avvenuta lunedì, gli Stati Uniti hanno raggiunto e superato i cinquemila morti tra i loro soldati tra Irak e Afghanistan. Lo conferma il Pentagono al quotidiano «Usa Today». Ad oggi il totale ufficiale dei caduti sui due fronti di guerra è di 5.001: 4.332 in Irak, 669 in Afghanistan. Luglio è il mese più luttuoso in Afghanistan dall’inizio della guerra: sono già 55 i soldati Nato morti nelle prime tre settimane, di cui 30 americani. Per gli Stati Uniti il mese più mortale nella guerra in Afghanistan era stato finora giugno 2008, con 28 soldati caduti.
Ieri una serie di attentati suicidi è stata compiuta da guerriglieri islamici nell’Afghanistan orientale; kamikaze travisati dal burqa (il tradizionale abito femminile che copre dalla testa ai piedi come uno scafandro) si sono fatti esplodere vicino a edifici pubblici, uccidendo in tutto 8 persone, soprattutto nella città di Gardez. I talebani hanno rivendicato le azioni, sostenendo che vi hanno partecipato 15 guerriglieri «votati al martirio».
Una tragedia personale ha colpito ieri il generale britannico Sir Nick Parker, prossimo vicecomandante in capo delle forze Nato di stanza in Afghanistan: suo figlio Harry, di stanza nel Paese, è rimasto mutilato dall’esplosione di una mina mentre guidava verso la base di Silab, nella provincia di Helmand, il suo battaglione. Harry Parker è ora ricoverato presso l’ospedale militare di Birmingham in Inghilterra e rischia di perdere entrambe le gambe.
Ieri un giornale egiziano ha pubblicato una notizia fornita da una fonte talebana del Pakistan: i talebani afghani sarebbero riusciti recentemente ad abbattere diversi velivoli militari americani e della Nato (tra cui il caccia F15 abbattuto sabato scorso) utilizzando nuovi razzi terra-aria molto sofisticati comprati tramite la mafia russa. Le tribù pashtu da cui provengono i talebani scambiano con la criminalità organizzata russa grosse quantità di armi in cambio della droga che viene coltivata in Afghanistan.
Proprio ieri, a tale proposito, l’aviazione americana ha lanciato un raid contro le piantagioni d’oppio dei talebani nella provincia di Helmand: l’obiettivo è interrompere il flusso di denaro proveniente dalla vendita di droga che finisce nelle tasche dei miliziani islamici.
Infine due notizie sul dispiegamento in Afghanistan di truppe di altri Paesi.

L’Australia, che si occupa prevalentemente di addestrare circa tremila soldati dell’esercito regolare di Kabul, ha annunciato di voler ritirare i propri soldati dal Paese entro il 2014. Mentre la piccola Mongolia ha fatto sapere che invierà circa centotrenta soldati.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica