E per i colossi del videogame conti in rosso nel trimestre

La crisi economica avrà anche passato il suo momento peggiore, ma l’impatto sugli utili aziendali, colpiti dai consumi ridotti all’osso, arriva comunque. E, a soffrire, sono aziende tra le più disparate tra cui anche i «big» dei videogame nipponici, Sony e Nintendo, che ieri hanno comunicato i risultati trimestrali.
Le vendite della Wii, la console di Nintendo, sono scese per la prima volta con un tonfo del 57% nel trimestre, costringendo il gruppo giapponese di Kyoto a registrare un utile in calo del 61%. Per Nintendo il problema è che negli ultimi tre mesi non sono usciti titoli di videogiochi particolarmente interessanti e questo naturalmente ha depresso il fatturato.
Ma dagli analisti si moltiplicano gli inviti a ridurre i prezzi delle console. Lo stesso appello a cui continua ad opporsi Sony, alle prese con una perdita trimestrale frutto del crollo delle vendite della Playstation 3 ai minimi di due anni. Colpa della recessione mondiale che ha costretto molte famiglie, dagli Usa all’Europa fino all’estremo Oriente, a tagliare spese superflue magari rinunciando all’ultima nata in fatto di Playstation. Una crisi che tocca anche la concorrente Microsoft, la cui Xbox 360 ha venduto (in base ai dati della scorsa settimana) solo 1,2 milioni di pezzi, ossia il minimo nei tre mesi negli ultimi due anni.
Quanto ai numeri nel periodo in questione Nintendo ha venduto nel mondo complessivamente 2,23 milioni di console Wii, portando a 52,62 milioni il numero di unità commercializzate dal lancio nel dicembre 2006. La console portatile DS è stata venduta in 5,97 milioni di esemplari (107,75 milioni dal debutto nel 2004).
Quanto a Sony le perdite sono state inferiori al previsto grazie alle misure di contenimento dei costi e ad una attenuazione dell’apprezzamento dello yen sul mercato dei cambi. Tuttavia il gigante di elettronica nipponico ha confermato la stima di un bilancio 2009-2010 in rosso, a riflesso della debolezza che investe le vendite a livello globale. Nel trimestre in esame, il primo dell’anno fiscale, il fatturato è calato del 19,2 per cento a 1.560 miliardi di yen, 11,67 miliardi di euro, mentre il gruppo ha accusato una perdita netta da 37,1 miliardi di yen, a fronte di utili per 35 miliardi nell’analogo periodo di un anno prima.
Eppure nelle prime fasi della recessione il comparto dei videogame aveva mostrato un andamento in controtendenza, ottenendo aumenti di vendite mentre i consumatori si orientavano a tagliare le spese sulle attività fuori dall’ambito domestico.


Invece tra aprile e giugno le vendite della Ps3 sono calate a 1,1 milioni di unità, contro 1,6 milioni nello stesso periodo di un anno prima. Ancora più netto il calo per la Playstation portatile ossia la Psp: 1,3 milioni contro 3,7 milioni di un anno prima.

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