Lultima goccia che fa traboccare la «battaglia» referendaria è la campagna promossa dalla cantautrice Pilar (nelle prime 70 voci di Google relative a «Pilar» compare solo per questa iniziativa...) e altri. La campagna si chiama «San Tommaso is back». A me sta cosa di san Tommaso suonava male, e così sono andato a vedere sul loro sito. Beh, cosa ci trovo? La campagna si chiama così perché Pilar e altri artisti hanno deciso di esibirsi solo per chi è in grado di mostrare la tessera elettorale timbrata. Ecco il testo dal loro sito: «Artisti che offrono la propria performance gratuitamente. Solo che, invece del biglietto, per assistere bisogna mostrare la tessera elettorale timbrata, prova dellavvenuta votazione al referendum. Nome delliniziativa: San Tommaso is back!, dal nome del santo filosofo che se non vedeva non credeva».
Segue la lista dei cinquantun eventi già in programma: concerti, cene e buffet, chitarre, trombe, bijoux in premio a chi presenterà la tessera elettorale timbrata, sconti sulle calzature per donna, pizza a 5,90 il chilo ecc. ecc. Ma la cosa più comica è proprio il riferimento al «santo filosofo» San Tommaso. Ma per favore... San Tommaso che «se non vedeva non credeva» era lApostolo. Il Tommaso «santo filosofo» è san Tommaso dAquino, vissuto dodici secoli dopo. Dodici secoli, 1200 anni.
Saranno artisti, saranno intelligenti e anticonformisti, saranno di sinistra, ma sono ignoranti come delle capre. Non si può fondare una campagna promozionale su di un errore di 1200 anni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.