E i giochi «poveri» fanno festa

Bambole di pezza, carretti rudimentali, trottole in legno, cavallucci ricavati da vecchie biciclette o rami d’albero. Sono i protagonisti della seconda edizione del Festival Internazionale «Gioco e giocattolo di tradizione», organizzato a Montano Antilia (Salerno) dall’associazione Lo Strummolo con il patrocinio della provincia di Salerno e della regione Campania. Il Festival si svolge nella frazione di Massicelle (dove ha sede il Museo del giocattolo povero) da giovedì 3 a domenica 6 e ricalca in parte il format del celebre Giffoni film festival: a essere giudicati, al posto delle pellicole cinematografiche, saranno giochi e giocattoli tradizionali. L’evento clou è infatti un concorso in cui gli alunni delle scuole primarie e secondarie (italiane e di altri Paesi) presentano le loro proposte di giochi. Fra le categorie, una è dedicata ai giocattoli ispirati alla tradizione popolare, un’altra ai materiali di origine naturale o riciclata. Le giurie che sceglieranno i vincitori delle due sezioni sono composte da alunni delle scuole di Montano e da ragazzi provenienti da altri Paesi europei e non.

«L’idea di organizzare una manifestazione così unica nel suo genere - spiegano gli organizzatori - risale al 1993, quando prese forma il Museo del giocattolo povero, grazie all’interesse di alcuni bambini per gli aspetti più semplici della vita dei loro avi: come si vestivano, come si alimentavano e, soprattutto, come occupavano il tempo libero».

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