Marta Bravi
Questanno i saldi partono alla grande: Milano fa da apripista, non solo perché insieme a Torino inaugura oggi la stagione dei ribassi, ma anche perché domani tutti i negozi della città avranno piena libertà in materia di orario.
Il neoassessore alle Attività Produttive, Tiziana Maiolo, ha firmato in settimana la prima deroga comunale che consente ai negozianti di aprire e chiudere allora che preferiscono. Massima libertà, dunque, proprio perché «i saldi permettono ai negozianti di incrementare le vendite e consentono ai milanesi di comprare qualcosa di carino, che fino a oggi non si potevano permettere», commenta lassessore.
Ma questa, della libera apertura domenicale, è solo una delle novità che bollono in pentola. «Il mio pallino come assessore alle Attività produttive - spiega Tiziana Maiolo - sarà promuovere Milano come città turistica. Perché, allora, non organizzare una festa dei saldi, magari con apertura notturna il primo giorno di svendite, proprio per attirare più turisti? Si potrebbero organizzare anche delle feste di via in concomitanza con i saldi, oppure inventare dei percorsi collegando shopping e cultura o divertimento. Ecco allora - continua lassessore - che dinverno si potrebbe puntare su un percorso culturale collegando mostre, la Scala, gli Arcimboldi e destate, invece, sul divertimento, tenendo aperti i negozi di notte in zone ricche di bar e locali, come già succede allisola pedonale dei Navigli». Idea, questa del collegamento interdisciplinare, che rientra nella politica del nuovo sindaco Letizia Moratti che ha sollecitato una sinergia tra assessorati: «Proprio questa mattina - racconta la Maiolo - ho ricevuto una telefonata dal sindaco che invitava me, il neoassessore alla cultura Vittorio Sgarbi e il collega al Turismo, Massimiliano Orsatti, a lavorare insieme. E questo potrebbe essere un primo passo».
La proposta della «festa dei saldi» trova subito il consenso dei commercianti. Renato Borghi, vicepresidente dellUnione del Commercio, risponde: «Noi siamo disponibilissimi, tanto che si potrebbe subito ragionare con le associazioni di via per valorizzare e sostenere tutti i quartieri della città, e non solo il centro cittadino che parte già avvantaggiato. Unidea potrebbe già essere - rilancia Borghi - quella di diffondere nei negozi, nel periodo dei saldi, dei biglietti omaggio per le mostre oppure organizzare grandi feste di via in collaborazione con i pubblici esercizi».
In merito, invece, alla promozione turistica per i saldi, come avviene per esempio a Londra, i commercianti la pensano diversamente: «La città - commenta Borghi - va promossa dal punto di vista della moda, quindi credo che sarebbe meglio promuovere i negozi di abbigliamento non quando fanno sconti e le vetrine non sono curate, ma nel momento del loro massimo splendore e cioè nel pieno della stagione». Agli amanti dello shopping non resta che darsi appuntamento per il primo giorno dei ribassi invernali perché potrebbe essere inaugurata la prima «festa dei saldi» milanese e, forse, italiana.
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