E per i registi è un set irresistibile

«L’Eclissi», «La decima vittima», «Otto e mezzo», «La dolce vita», «IL Mattatore», «Boccaccio ’70»: i film più celebri che hanno reso famoso quartiere Eur di Roma usandolo come set cinematografico, sono protagonisti della mostra «Visioni dell’Eur» di Gea Casolaro, allestita alla Casa del cinema di Roma nell’ambito della quinta edizione di Fotografia. La mostra, aperta al pubblico fino al 6 maggio (da lunedì a venerdì dalle 15 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 19), racconta la storia di un luogo emblematico, simbolo di una modernità fatta di spazi vuoti e geometrie metafisiche che ha raccolto solitudini e angosce filmate dai più importanti registi italiani, ma anche la quotidianità di chi in quei luoghi viveva la realtà fuori dal set.

Una paziente ricerca di fotogrammi di film e di fotografiche famigliari, datati tra gli anni Sessanta e Settanta, hanno dato vita a una dozzina di coppie di immagini che presentano la doppia natura dell’Eur, quella della vita reale e quella rappresentata nelle storie di celluloide.

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