E intanto potrebbe arrivare l’aumento del biglietto del bus

La giunta Pisapia è già nelle sabbie mobili prima ancora di nascere. Una cosa è certa: indipendentemente dalla sua composizione, avrà da gestire - e senza indugio - la patata bollente del bilancio. Come riferisce il quotidiano economico Il Sole 24 Ore infatti, il Collegio dei revisori del Comune, in un documento del 31 maggio scorso, lancia l’«allarme conti», prospettando per le casse di Palazzo Marino un deficit che potrebbe oscillare tra i 65 e i 140 milioni di euro per il 2011. Allarme che, sempre secondo i tre professionisti, potrebbe rientrare soltanto ricorrendo da qui a settembre ad alcune misure straordinarie - alcune delle quali già previste dalla ragioneria - tra cui la vendita delle quote nella Milano-Serravalle, la razionalizzazione del patrimonio immobiliare (che significherebbe anche disfarsi di qualche «gioiello di famiglia»), oltre alla sforbiciata ai budget di alcuni assessorati e al doloroso aumento del biglietto di tram, bus e metro. Il tutto, dicevamo, nel giro di tre mesi, in vista cioè della discussione dell’assestamento di bilancio, che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale entro il 30 settembre. Non solo. Fabrizio Pezzani, Stefano Bellavite Pellegrini e Orlando Vetrano - i tre professionisti che formano il collegio - affermano che, in caso di mancata applicazione delle misure indicate, si vedrebbero costretti ad esprimere pollice verso nei confronti del documento di assestamento. In altre parole, un voto negativo, certamente non vincolante ma tutt’altro che opportuno sotto il profilo politico per il neo sindaco e il suo governo, che nel concreto si vedrebbero di fatto sbarrata la strada per ogni futura uscita finanziaria.
Ma i guai per Pisapia e compagni non finiscono qui. Come spesso succede quando ci sono di mezzo i conti pubblici e puntualmente accade a ogni cambio di amministrazione, quando si gioca pubblicamente allo scaricabarile circa le responsabilità contabili, si delinea un contenzioso ancora tutto da chiarire riguardo alla Sea, la società che gestisce i servizi negli aeroporti di Linate e Malpensa. Nei giorni scorsi, infatti, l’ex assessore al Bilancio a Palazzo Marino, Giacomo Beretta, aveva dichiarato che i conti 2011 sarebbero a rischio solo in caso di mancata vendita della Serravalle e della quotazione in Borsa di Sea, operazioni che porterebbero nelle casse del Comune utili per 48 milioni. La situazione contabile appare invece sostanzialmente diversa per i revisori, che invece considerano l’operazione Sea iscritta a bilancio per l’anno corrente, e quindi già conteggiata. Se il tavolo da gioco è rimasto lo stesso, nel frattempo sono però cambiati giocatori, e la partita del bilancio passa nelle mani del sindaco Pisapia e del suo nuovo city manager, Davide Corritore, che si dovranno confrontare nei prossimi giorni con i revisori.


Ma la vera prova del fuoco per la giunta «arancione» sarà il documento di programmazione per il 2012, quando si faranno sentire le scelte politiche dell’amministrazione di sinistra. Come quella - inevitabile - relativa al Piano di governo del territorio, e sulla quale gli esponenti della nuova compagine governativa si stanno già apertamente scontrando.

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