nostro inviato a Sydney
La fotografia è unimmagine biblica: Benedetto XVI, il Papa, il vicario di Cristo, accanto al serpente, il simbolo del diavolo, del potere del male.
Lultima giornata di riposo del pontefice nella residenza dellOpus Dei a Richmond, nel sobborgo semirurale di Sydney, si conclude con lincontro tra il Papa e le specie animali tipiche dellAustralia, un ambiente naturale eccezionale.
Così, proveniente dal Taronga zoo di Sydney, Ratzinger ha potuto accarezzare un piccolo canguro, si è avvicinato a un piccolo coccodrillo dacqua, ha visto un ekidna, un opossum, un pitone e un koala. Aveva fatto il giro del mondo, nel primo viaggio di Giovanni Paolo II, la foto del pontefice sorridente con in braccio un koala. Anche a Benedetto XVI è stato offerto di prendere in braccio lanimale, ma il Papa ha simpaticamente rifiutato lofferta, limitandosi ad accarezzarlo dicendo: «È più sicuro tra le braccia del suo custode». Nel momento della foto ricordo finale, con gli addetti dello zoo, e gli animali, Benedetto XVI è capitato accanto al giovane che teneva il pitone, il quale si è avvicinato al pontefice sguainando la lingua biforcuta, senza che Ratzinger si scomponesse.
Nel pomeriggio di ieri il Papa è arrivato in città dopo aver lasciato la residenza, alla quale ha donato un mosaico riproducente la Madonna madre della Chiesa che sta incastonata, per volere di Wojtyla dopo lattentato, sullangolo del palazzo apostolico che si affaccia su piazza San Pietro.
Stamattina iniziano gli incontri istituzionali e nel pomeriggio di oggi, lincontro con i giovani per la festa dellaccoglienza. Nel primo discorso agli australiani si attendono parole sulla salvaguardia dellambiente e sugli aborigeni.
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