E l’afa fa scattare l’allarme ozono

Con il caldo che non dà tregua, impennano oltre la soglia di guardia (180 mg/mc) anche i valori di ozono in città. Le centraline Arpa hanno registrato valori pari a 205 mg/mc a Città Studi e 198 al parco Lambro, 184 mg/mc al Verziere. In provincia valori particolarmente elevati a Cormano (224 mg/mc), Limito di Pioltello (200 mg/mc), Vimercate (225 mg/mc). E scatta l’allarme, soprattutto per gli asmatici e per chi soffre di problemi respiratori.
Nei mesi più freddi Milano deve fare i conti con le polveri sottili. Ma in estate ha un altro nemico: l’ozono. È vero che il traffico in città è meno intenso e che calano i gas di scarico delle auto. È altrettanto vero che diminuisce lo smog prodotto dagli impianti di riscaldamento e dalle vecchie caldaie, spenti dalla metà di aprile. Ma in compenso aumenta l’ozono prodotto dall’irradiazione solare. «L’ozono - spiega lo pneumologo del Policlinico Luigi Allegra - è pericoloso perché è fotochimico, è composto da particelle che reagiscono a contatto con la luce del sole. È l’inquinante estivo più dannoso, soprattutto per gli asmatici».
Il rischio di malori non è da sottovalutare e i consigli per evitare episodi spiacevoli sono gli stessi che i medici «prescrivono» per combattere il caldo torrido di questi giorni. «Il calore disidrata e bisogna bere molto - spiega Allegra -. Non solo acqua, ma è bene fare ricorso ai sali minerali, soprattutto per chi soffre di problemi respiratori e cardiaci. Per di più, è importante evitare gli sbalzi repentini di temperatura, ad esempio saltellando in continuazione da una stanza dove c’è l’aria condizionata a una stanza dove fa caldo. Quella dell’ex ministro Girolamo Sirchia, che ha consigliato agli anziani di rifugiarsi all’interno dei supermercati, va al di là della mera battuta. È un consiglio realmente utile ad evitare malori».


A mettere in guardia dai pericoli del caldo e dell’ozono è anche Piermannuccio Mannucci, direttore del centro di Emofilia e trombosi del Policlinico, che rilancia l’allarme inquinamento. Stavolta in versione estiva. E torna a dire che il bersaglio dell’inquinamento non sono solo i polmoni, ma l’aria che respiriamo è corresponsabile anche di molte malattie cardiovascolari.

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