E il Lingotto taglia l’ultimo laccio con Gm

Si rompe anche l’ultimo legame industriale tra Fiat e General Motors, quello relativo alla joint venture per la produzione di motori a Bielsko-Biala, in Polonia. Il gruppo italiano ha infatti deciso di acquistare il 50% della quota in mano agli americani e diventare così proprietario assoluto dello stabilimento situato nel Voivodato della Slesia, poco distante dalla fabbrica di Tychy dalle cui linee di montaggio escono le Fiat Panda e la 500, nonché la Ford Ka. L’accordo preliminare tra Fiat Powertrain Technologies e General Motors è stato siglato nei giorni scorsi.
Torino, comunque, fornirà ancora agli ex sposi di Detroit i motori diesel 1.3 e 1.9 Multijet (quest’ultimo prodotto in Italia). L’intesa, fanno sapere in proposito da Fpt, «non avrà alcun impatto sulle normali operazioni produttive a Bielsko-Biala. L’impianto continuerà la produzione del motore 1.3 Small Diesel Engine per entrambe le applicazioni delle due case automobilistiche». Il motore 1.3 realizzato in Polonia è sicuramente il fiore all’occhiello della gamma torinese. Entrato in produzione nell’aprile 2003, equipaggia la maggior parte delle vetture del gruppo Fiat (Panda, 500, Punto, Mito, Musa, Idea, Ypsilon, Doblò), nonché i modelli più richiesti targati Opel/Vauxhall (Agila, Corsa, Meriva, Astra e i veicoli commerciali leggeri).
L’accordo per il trasferimento delle quote è ora soggetto al processo di approvazione da parte dell’Antitrust. Il completamento di questo processo è previsto entro marzo, data in cui diventerà effettiva l’acquisizione.

La decisione di Sergio Marchionne, da oggi nuovamente negli Stati Uniti nei panni di ceo della Chrysler, di far proprio il 50% della joint venture, è da leggere soprattutto in funzione della nuova alleanza con il gruppo di Auburn Hills e, in particolare, della necessità di fornire ai nuovi prodotti americani che sbarcheranno in Europa motorizzazioni più efficienti dal punto di vista dei consumi e dell’impatto ambientale. Gm, dal canto suo, monetizzerà il 50% della joint venture in coincidenza con il rilancio nel marchio Opel, di cui nelle prossime settimane si conoscerà il piano industriale.

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