Cronaca locale

E la "Massa Critica" fece imbestialire l'assessore Cadeo

«Lo scempio dei "Critical Mass" al giovedì sera in Galleria deve finire. Ho chiesto al vicesindaco di intervenire». Lo ha annunciato l'assessore comunale all'Arredo urbano, Maurizio Cadeo, riguardo alla consueta manifestazione di protesta dei «Critical mass» in Galleria Vittorio Emanuele. «Ogni giovedì sera - dice Cadeo - verso mezzanotte si assiste a uno spettacolo di inciviltà insopportabile, che crea pericolo oltre che disturbo per la gente in Galleria. Persone in bici che fanno incursione in Galleria, anche a forte velocità. Se lo facesse un normale cittadino in bici, non solo verrebbe multato ma gli verrebbero sottratti punti sulla patente, perché è un comportamento pericoloso. Non capisco perché in città ci debbano essere persone che pensano di fare quello che vogliono. Non c'è nessuna protesta che lo giustifichi. Il loro è un comportamento incivile, illegale e pericoloso e per questo ho chiesto al vicesindaco De Corato di intervenire con la polizia municipale. Non è accettabile che questo scempio si ripeta».
Staremo a vedere. Sono stati in tanti fino ad oggi, tra sindaci e assessori in tutto il mondo, a tentare di fermare la massa critica, il raduno di biciclette che, grazie alla forza data loro dall'alta partecipazione, invadono a forza di pedale le strade di una città. E se il loro numero (la massa appunto) è sufficientemente elevato (la massa diventa «critica»), il normale traffico di automobili e mezzi a motore viene bloccato. Il fenomeno è nato nel lontano 1992 a San Francisco, in California, ma è ormai diventato, come ci insegna l'esempio milanese, un fenomeno globale.

Per il divertimento dei ciclisti e lo scoramento di sindaci e assessori.

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