Gianandrea Zagato
da Milano
Margherita, spuntano novecento falsi iscritti. E Nando Dalla Chiesa denuncia alla Procura della Repubblica lonorevole falsario, che ha copiato le liste delle primarie del centrosinistra per inventarsi nuovi aderenti al partito di Francesco Rutelli.
«Ci sono, addirittura, quattro-cinque membri della segreteria provinciale di Rifondazione, alcuni giornalisti e, persino, un attore» dice il sottosegretario Dalla Chiesa. «Come me se non accorto? Be, quando ho ricevuto da Roma gli elenchi dei nuovi tesserati ho scritto loro una lettera di ringraziamento. Risultato? Sono stato sommerso da proteste e insulti di persone del tutto estranee alla Margherita». Dettaglio: a Milano gli iscritti «veri» alla Margherita sono poco più di mille e lingresso di novecento tesserati avrebbe modificato gli equilibri della segreteria sia cittadina che provinciale. Conquista del controllo dietro esborso di ventisettemila euro poiché una tessera ne costa trenta e, ricorda Dalla Chiesa, senza passare dalla «rigorosa» verifica in salsa ambrosiana: «Cera stato qualche caso, sporadico in verità, lanno scorso e, quindi, avevo previsto un controllo diretto sulle domande di adesione. Domande che dovevano essere consegnate personalmente e direttamente a Milano. Ma il «furbo» ha scelto la scorciatoia di Roma, dove le tessere si potevano presentare in casi particolari. Chi avrebbe mai pensato che lautore del tarocco ricorresse allelenco delle primarie?».
Già, il detective Dalla Chiesa ha scoperto che i novecento neotesserati hanno scelto di non fornire alcun numero telefonico - non era previsto neppure per i votanti delle primarie -, hanno quasi sempre indicato come indirizzo quello del lavoro - alternativa disponibile anche alle primarie dellUnione - e, infine, mancavano i documenti didentità che non erano previsti per chi partecipava alle primarie. «Visto che lautore del falso si è procurato i numeri dei documenti delle persone cè una responsabilità penale perché quei dati riservati sono stati presi senza autorizzazione, ottenuti col raggiro o la sottrazione. Ma cè pure una responsabilità civile nei confronti del partito che esce da questa vicenda con le ossa rotte».
E mentre il congresso milanese della Margherita previsto per il prossimo gennaio subirà inevitabilmente lo slittamento, il leader della componente ulivista Willer Bordon reclama «misure drastiche e rigorose»: «Noi già avevamo aperto un credito, accettando di partecipare alla riunione del partito malgrado i fenomeni perlomeno anomali che si sono verificati sul tesseramento. Le cose che stanno uscendo in Lombardia e in Campania rischiano di dare ragione a chi pensava che non fosse possibile confrontarsi». Spiega per nome e per conto dei parisiani, che oggi attendono risposte concrete dalla commissione di garanzia per il congresso.
Ma quanto accaduto sul tesseramento, secondo Roberto Caputo, testimonia che «Roma si è occupata poco di Milano e quando se nè occupata lo ha fatto male»: «Milano avrebbe bisogno di un vero congresso e, invece, è solo un votificio. Il dibattito politico non è di casa».
E a Milano spuntano 900 finti iscritti
Nando Dalla Chiesa: «Ho denunciato lonorevole falsario». Tra i Dl fasulli anche 5 esponenti di Prc
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.