E nei giorni della rabbia il Toniolo diventa l’osservatorio sui giovani

La parola d’ordine è «emergenza educativa» ed è di particolare attualità mentre gli studenti impazzano nei cortei e i ricercatori protestano. Se ne parlerà oggi al seminario «Un’idea di libertà», organizzato nel novantesimo anniversario dell’Istituto Toniolo, l’ente fondatore dell’Università Cattolica, che in largo Gemelli ospita l’appuntamento nei tumultuosi giorni della contestata riforma universitaria. Sarà il discorso del cardinal Tettamanzi a introdurre l’assegnazione delle borse di studio.
Obiettivo è orientare il Toniolo a diventare un Osservatorio permanente sui giovani, che ogni anno sforna analisi, dati e valutazioni sull’universo degli under 25, persone «che non sono considerati massa critica». La mission è studiare le future generazioni, prima ancora di formarle.
Una rifondazione che richiama la vocazione delle origini. Era il 1920 quando il ministro della Pubblica istruzione, Benedetto Croce, firmò il riconoscimento giuridico. Giuseppe Toniolo, sociologo e studioso dei rapporti tra etica ed economia, aveva insistito molto con padre Gemelli perché si lanciasse nell’avventura dell’Università cattolica. «Allora come oggi, il tema della libertà educativa era un bisogno e un’urgenza» spiegano gli organizzatori del convegno.
Presidente del Toniolo è il cardinale Dionigi Tettamanzi e lo è a titolo personale, non in quanto arcivescovo di Milano. Lo ha voluto in questo ruolo Giovanni Paolo II e tutto lascia pensare che Tettamanzi si dedicherà con ancora maggior dedizione all’incarico. Tra i membri del comitato permanente il direttore di Tv2000, Dino Boffo, il rettore della Cattolica, Lorenzo Ornaghi, l’ex presidente della Banca popolare di Milano, Roberto Mazzotta.


L’istituto appartiene a quella categoria di entità misteriose che stanno dietro le cose e quando saltano in primo piano di solito è perché qualcosa non funziona: nomine difficili e tensioni nel consistente patrimonio immobiliare e nell’attività di controllo della Cattolica e del Gemelli. Ma come sottolinea Enrico Fusi, direttore del Toniolo, «oltre due milioni di euro vengono destinati a borse di studio e a un piano di qualificazione del sistema dei collegi, che ospitano 1.400 persone».

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