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E nell’Europa dei canestri ne resterà solo una

Cercare una bella spiaggia in Sardegna non è difficile, ma se deve essere l'ultima dove cantare alla luna per farsi perdonare tante partitacce e tanti errori, del sistema, del nostro modo di uccidere le belle creature nella culla quando si avvicinano alla palestra, allora bisogna fare attenzione a tutto: conchiglie e meduse, a questi francesi che ci hanno fatto il regalo di non portare il folletto Parker, fermato da San Antonio dove ha fatto meraviglie vincendo anelli Nba.
Italia e Francia del basket si ritrovano stasera a Cagliari per capire se avranno un futuro nel campionato europeo che si giocherà in Polonia quando finirà questo torneo di ripescaggio per nobili decadute chiamato additional round. Sei dannate una sola per il purgatorio.
Sembra tutto collegato a questa notte cagliaritana (diretta RaiSportPiù ore 20.30), anche se di strada fare ce ne sarà parecchia: certo vincere bene la prima vorrebbe dire poi volare leggeri verso Helsinki (11) e la rivincita di Pau (14), aspettando il ritorno con la Finlandia il 20 a Porto San Giorgio, sognando poi di arrivare fino al vero europeo, nel girone di Danzica contro Russia, Germania e Lettonia, dopo aver vinto lo spareggio del 27-30 agosto con la migliore dell'altro girone, presumibilmente la Bosnia più che il Portogallo o il Belgio.
Italia da piccole spiagge, da passo lento, ma potrebbe andar bene se riusciremo a fermare i francesi sulle rocce di una difesa ben organizzata dove potremmo nascondere l'inferiorità sul piano atletico. Carlo Recalcati accarezza le sue lumache, lucida la corazza Nba di Belinelli e Bargnani che l'anno prossimo giocheranno insieme a Toronto, ma non sa ancora da chi farli servire per il meglio perché i suoi portatori di palla, da Poeta e Giochetti si esprimono meglio quando possono correre e questa sera sarà vietato, forse andrebbe bene il cammellato che potrebbe dare Luca Vitali ma è la sua poca attitudine difensiva a creare angosce.
Azzurra tenera o tenebra la chiameremo soltanto alla fine se dovesse andare male perché l'Italia fuori dall'Europeo sarebbe una catastrofe non soltanto tecnica. Certo l'ultima partita finita a cazzotti con il Canada ci ha spiegato tante cose: dedizione alla causa, voglia di fare, ma anche debolezze difficili da nascondere se gli avversari sono i dragoni francesi di Vincent Collet che vogliono andare alla carica. Speriamo sia una notte scivolosa come capitò al glorioso Enrico d'Inghilterra quando sfidò con pochi cavalieri la tracotanza di chi nel fango voleva comunque far correre cavalli che non stavano in piedi per il troppo peso. Fa un gran caldo a Cagliari e il palazzo pieno renderà irrespirabile l'aria per chi deve andare al massimo. Non certo i nostri.
Recalcati ha studiato il piano per sopportare il primo attacco, ma al centro, visto che starà fuori anche Crosariol, sofferente alla mano destra, siamo abbastanza fragili anche se adesso tutti sognano che Stefano Mancinelli, tornato principe con il bacio di Armani, dopo aver finito da ranocchio con la Fortitudo, possa essere il genio sregolato per mandare fuori giri i francesi con le molle, un atipico numero quattro per far entrare i cavalli Nba nella cittadella francese. Speriamo che sia proprio così, ma per andare bene non basterà l'entusiasmo del nuovo Belinelli, ci servirebbe il miglir Bargnani, quello che non si è visto al tiro nel torneo di Trento e a Conegliano.

Reggere l'urto perché saranno importanti anche gli scarti se consideriamo la Finlandia una scomoda invitata a questo tavolo, se vorremo avere in casa una eventuale finale contro la Bosnia.

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